Senza Gomez, l'Atalanta si dimostra comunque squadra: non era semplice, è un gruppo fantastico
Nelle ultime settimane, dopo la "burrasca" legata al bisticcio tra l'ex capitano, il tecnico e la società, la squadra in campo ha dato segnali importantissimi
di Fabio Gennari
Quando togli, quasi improvvisamente, una certezza (in questo caso tecnica) da un gruppo, possono succedere due cose: gli altri elementi che formano la squadra perdono la strada e tutto va a rotoli, oppure ciascuno si carica sulle spalle un pezzo di quello che serve per restare grandi e migliora il suo contributo alla causa.
L'Atalanta è un esempio clamoroso di come ragazzi volenterosi, seri e con uno spessore professionale di tutto rispetto siano stati in grado di sopperire a una mancanza trovando una nuova strada, perfino più brillante di quella precedente.
Nelle ultime cinque partite contro Roma, Bologna, Sassuolo, Parma e Benevento, il Papu Gomez non è stato convocato; né in campo né in panchina il suo apporto ha dato qualche contributo alla causa e la risposta del gruppo va applaudita.
Non era semplice e nemmeno scontato, chi aveva dubbi sugli eventuali contraccolpi che una situazione di questo tipo avrebbe potuto scatenare può dormire sonni tranquilli: nello spogliatoio di sono pilastri di grandissimo livello che rendono solidissimo il sodalizio nerazzurro.
Cosa riserverà il futuro al quasi 33enne argentino, in questo momento, nessuno può saperlo. Eventuali colloqui, confronti, strategie o scelte per l'ultima parte della carriera saranno decise fuori dallo spogliatoio e, senza dimenticare il valore di quello che ha fatto il Papu per l'Atalanta, è giusto guardare avanti e preoccuparsi solo di quanto accade in campo. E dentro il campo la squadra sta facendo vedere un calcio che nessuno, in Serie A, è in grado di mostrare. Senza che nessun condizionamento esterno possa in alcun modo minare un percorso che da qui a maggio può dare davvero tante soddisfazioni.