Senza la Nord, allo stadio pochi striscioni. Ma sono tanti i cartelloni che chiedono le maglie
Spesso sono gli appassionati più piccoli, ma non solo. E i giocatori rispondono quasi sempre presente, con un gesto semplice
di Fabio Gennari
Nelle prime tre partite interne della stagione, senza gli striscioni che da anni venivano esposti in curva, sono spuntati sempre più cartelloni o drappi realizzati in modo artigianale con una richiesta ben precisa: nome del giocatore e speranza di avere una sua maglia ufficiale. Contro il Bologna, gara d'esordio, poteva sembrare una situazione casuale e invece sia contro la Fiorentina che contro il Sassuolo è successa la stessa cosa.
Pessina, de Roon, Djimsiti, Miranchuk e Maehle sono solo gli ultimi ragazzi che hanno deciso di soddisfare queste richieste, le casacche sono stata già consegnate direttamente allo stadio, oppure lo saranno prossimamente. Addirittura, Pessina ha scelto Instagram per pubblicare gli scatti degli striscioni con tanto di promessa che la casacca arriverà a destinazione.
Le maglie indossate dai protagonisti sono sempre state un sogno per i tifosi, spesso sono i bambini a realizzare questi cartelloni, che vengono scritti a pennarello e piazzati in mano ai più piccoli a favore di scatto o telecamera. Anche i grandi, tuttavia, non disdegnano affatto il cimelio e a Salerno, ad esempio, c'è stato un bel lancio di maglie da parte di alcuni giocatori verso gli appassionati presenti.
Un'altra modalità di "recupero maglie" è quella del due aste dedicato al giocatore. Fuori da Zingonia, nei giorni scorsi, un assiduo frequentatore dello stadio che si piazza sempre al cancello per il saluto ai giocatori ha preparato uno stendardo per l'olandese Koopmeiners. Martedì sera, dopo il fischio finale, il numero 7 olandese ha visto lo stesso tifoso in Curva Pisani e gli ha regalato la sua maglia. Un gesto semplice per i giocatori, ma molto apprezzato dai tifosi.