Senza le coppe, come sarà il calendario della Dea? Probabili più gare la domenica
La mancata qualificazioni alle competizioni europee toglie la Dea dai possibili incastri di anticipi posticipi
di Fabio Gennari
Svelato il calendario di Serie A nello sviluppo delle sue 38 giornate, ora la palla passa alle televisioni. Per ogni turno di campionato, a eccezione degli infrasettimanali e di altre giornate particolari già previste dal regolamento, lo schema prevedrà che le dieci partite in programma saranno disputate in otto finestre temporali diverse con sviluppo della giornata dalle ore 15 del sabato alle 20.45 del lunedì sera.
In dettaglio, le partite di campionato si giocheranno il sabato alle ore 15 (un anticipo), alle ore 18 (un anticipo) e alle ore 20.45 (un anticipo); la domenica via alle 12.30 (un anticipo) e poi in campo alle ore 15 (tre gare), alle ore 18 (un posticipo) e alle ore 20.45 (un posticipo), con chiusura in programma il lunedì alle ore 20.45 (un posticipo). Lo spezzatino è dunque servito, ma per la Dea gli slot possibili sarebbero meno.
Il lunedì alle 20.45 sembra fatto apposta per chi gioca in Europa League o Conference League al giovedì precedente, il sabato alle 15 o alle 18 potrebbe favorire chi ha impegni di Champions e quindi per la Dea resterebbero molto più probabili l'anticipo del sabato sera alle 20.45 e le quattro opzioni domenicali. Ancora un paio di giorni e si conoscerà il programma completo delle prime cinque giornate (il sorteggio è previsto per il 30 giugno): l'esordio a Genova potrebbe anche giocarsi a Ferragosto.