L'editoriale di Jacobelli

Senza Lookman e Kossounou, perso Scalvini, l'Atalanta a Barcellona si conferma EuroDea

Merita calorosi applausi la squadra nerazzurra, che sfodera una grande prestazione e inchioda i blaugrana sul 2-2. Ora Sporting o Brugge

Senza Lookman e Kossounou, perso Scalvini, l'Atalanta a Barcellona si conferma EuroDea
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di Xavier Jacobelli

Una grande, eroica Atalanta ha inchiodato il Barcellona sul 2-2 rimontandolo per due volte e resistendo nel finale ai blaugrana, pur essendo rimasta in inferiorità numerica a causa del grave infortunio patito da Scalvini.

La Dea ha chiuso al nono posto il girone unico e, da prima del gruppone che arriva sino al ventiquattresimo posto, si presenta quale testa di serie nei play-off: le toccherà o lo Sporting Lisbona o il Brugge e avrà il vantaggio di giocare il ritorno a Bergamo. Se continuerà a giocare come ha fatto in tutta la prima fase, la squadra di Gasperini godrà ottime chances di entrare negli ottavi di finale.

Il primo tempo di Barcellona ha visto i nerazzurri sorprendere gli avversari con la marcatura uomo su uomo che ha messo in difficoltà gli uomini di Flick, la cui macchina da gol (59 nella Liga, 26 in Champions) si è inceppata nei 45 minuti iniziali. Tant'è vero che c'è voluto un grande riflesso di Szczesny per evitare l'autogol Balde e soltanto lo sfortunato rimpallo costato il fuorigioco a De Ketelaere ha vanificato la splendida rete di Zappacosta, annullata dal Var. Raphinha ha scaldato le mani a Carnesecchi in pieno recupero, quasi fosse l'avvisaglia del guizzo di Yamal, migliore in campo con Araujo, all'inizio della ripresa lesto ad approfittare dell'incertezza di Carnesecchi sul tagliafuori di Lewandowski. L'unica esitazione dell'atalantino, che vi ha rimediato con almeno altri tre interventi provvidenziali.

Il capolavoro di Ederson ha riaperto la partita quando sembrava che il Barça ne avesse assunto il controllo, perché l'Atalanta ha avuto il merito di non mollare, nemmeno quando si è lasciata inopinatamente sorprendere dal colpo di testa di Araujo, liberissimo nell'area bergamasca. Ci ha pensato Mario Pasalic a riequilibrare i conti, firmando il suo sesto gol in Champions League con la caparbietà che gli è proverbiale.

L'infortunio di Scalvini, contro il quale la jella continua ad accanirsi, ha esaltato la solidità di una squadra che, strettasi attorno a de Roon, autentico gladiatore, ha dato l'anima, guadagnando un pareggio equivalente a una vittoria per il modo con il quale è stato raggiunto e per l'eccellente caratura dei rivali, tra i favoriti per la vittoria finale e secondi nel girone unico dietro il Liverpool. Senza Lookman, senza Kossounou, senza Scamacca e perdendo anche Scalvini, l'Atalanta in casa del grande Barcellona si è confermata una vera EuroDea. Merita calorosi applausi.

Commenti
Gasp

Toloi e Percassi in difesa. No problem.

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