Senza Scamacca, l'attacco dell'Atalanta cambia totalmente nelle sue caratteristiche
In rosa non ci sono giocatori con le doti del centravanti romano, infortunato. Ma lo si sa da inizio stagione e Gasp è preparato all'evenienza
di Fabio Gennari
In vista di giovedì con il Rakow ci sono due certezze importanti: Gianluca Scamacca non sarà della partita e dunque l'Atalanta giocherà con un attaccante che ha caratteristiche offensive molto diverse dalle sue.
Il punto di partenza è proprio questo e si basa su quanto abbiamo visto con il Monza, ovvero che l'ex West Ham non ha un alter ego in rosa: non c'è una prima punta capace di giocare palla a terra e abile nel gioco aereo, potente nei contrasti e nella difesa della palla ma gentile nel gesto tecnico e nelle scelte.
Le caratteristiche di Scamacca non le ha Muriel, non le ha De Ketelaere e men che meno le ha Pasalic. Nemmeno le aveva Zapata e non le ha Tourè. Sono tutti giocatori diversi. E in quanto diversi, la sfida è giocare in un altro modo piuttosto che capire chi si muoverà al suo posto. È una questione di scelta tecnica, di come impostare un diverso approccio alla fase offensiva sfruttando soluzioni alternative a qualcosa che, per la verità, abbiamo visto solo con il Monza finora.
Attenzione, questo non significa sminuire l'importantissimo ruolo dell'attaccante romano ed è un peccato che si sia fermato. Però quando è stato scelto di non sostituire Zapata a fine mercato e di andare avanti con quelli che c'erano è stato tutto ponderato, anche la possibilità che Scamacca non ci fosse. Serve qualcosa in più dagli altri? Benissimo. Serve ritrovare il miglior Muriel? Avanti con fiducia. Ci sono Pasalic e Miranchuk che possono dare una mano? Lo speriamo tutti. Adesso è il momento di portare in campo ciò che ha animato le strategie e le scelte. Perché è solo il campo che ci dirà quanto è profonda e all'altezza delle assenze la rosa che l'Atalanta ha costruito. Testa al Rakow.