Serie A, un mercato povero che non decolla: tanti svincolati, big che partono e non arrivano
Le trattative sono ferme, la società orobica continua a lavorare su Pinamonti e altri profili, ma il panorama italiano è davvero desolante
di Fabio Gennari
La situazione del mercato del calcio in Italia (ma non solo) è decisamente complicata. Di grandi giocatori non ne arrivano, ci sono tante voci, ma a oggi sono più i big che escono di quelli che entrano. Un nome su tutti? Koulibaly. Il difensore del Napoli ha raggiunto il Chelsea (per 40 milioni, a un anno dalla scadenza) e si parla molto di come lo juventino De Ligt sia in procinto di fare la stessa cosa con il Bayern Monaco. L'Atalanta, in questo scenario, lavora a diverse operazioni ma fatica a concludere, le cifre che vengono chieste vanno spesso limate e all'interno di un sistema bloccato è dura agire.
Il tema centrale di questo mercato sono gli svincolati e i giocatori in scadenza. L'Atalanta, a parte Sportiello, per cui non risulta ancora la fumata bianca sul prolungamento, non ha situazioni di questo tipo e pure Ilicic, paradossalmente, non può firmare a zero con qualcuno il prossimo febbraio: il suo contratto scade nel 2023, ma l'Atalanta ha un'opzione per prolungare di una stagione e che può esercitare unilateralmente. Quindi lui, come Muriel e praticamente tutti gli altri, sono sotto il pieno controllo della Dea. Le altre squadre, invece, perdono pezzi in continuazione.
Quello che sta succedendo è che ci sono svincolati in circolazione che non trovano squadra o che, per farlo, migrano oltreoceano. Ieri l'ex juventino Bernardeschi ha accettato la proposta del Toronto a 5 milioni a stagione per quattro anni (tra lui, Criscito e Insigne parliamo di oltre 15 milioni di ingaggio annui complessivi sborsati dai canadesi), la Roma ha fatto un'offerta ufficiale a Dybala per un contratto da 6 milioni più bonus e il giocatore ci sta pensando. Così come Belotti (qualche anno fa denominato "mister 100 milioni") è fermo e aspetta una proposta (ha rifiutato il Monaco).
Il bello è che pure chi vuole cedere non trova soluzioni. Sanchez e Dzeko (Inter) guadagnano, in due, ben 14 milioni di euro l'anno. Piazzarli è quasi impossibile, un po' tutte le squadre per fare mercato devono cercare formule alternative, come ad esempio l'Atalanta per Pessina e Gollini: il centrocampista è al Monza con obbligo di riscatto solo se i brianzoli si salvano, il portiere a Firenze ha solo il diritto di riscatto. Quindi è ancora di proprietà della Dea. Bisogna avere pazienza e pensare che se vuoi i giocatori forti per migliorare bisogna che questi vogliano venire, che abbiano ingaggi "umani" e che le società di provenienza non chiedano la luna per il loro cartellino.