Atalanta 2021, un altro anno da incorniciare. Con un solo cruccio: la finale di Coppa Italia
Nell'anno che si conclude c'è solo una gara che ha davvero lasciato l'amaro in bocca, la speranza è che nel 2022 si possa riparare e gioire
di Fabio Gennari
Si chiude un altro anno da incorniciare per l'Atalanta e i suoi tifosi. Tante emozioni, sfide storiche come quelle contro Real Madrid e Manchester United e un'altra qualificazione Champions che ha permesso ai nerazzurri di conquistare per il terzo anno di fila la partecipazione alla Coppa più importante. Nelle prossime settimane si passerà all'Europa League, c'è alle porte la sfida con l'Olympiacos e, oltre a un posto Champions da difendere in Campionato, inizierà anche la Coppa Italia.
L'unica macchia del 2021 è proprio legata alla Coppa Italia e alla finale persa lo scorso 19 maggio a Reggio Emilia con la Juventus. Il trofeo che ancora manca è un cruccio per molti tifosi, effettivamente perdere due finali in tre anni lascia un po' di amaro in bocca. La sensazione di una cavalcata meravigliosa ma incompiuta, per chi guarda prima ai titoli che al campo, è diffusa pensando al ciclo atalantino di Gasperini. Il 2-1 di Reggio Emilia a favore della Vecchia Signora firmato da Kulusevski e Chiesa (Malinovskyi per la Dea) è stato difficile da digerire e pensando al 2022 la speranza è di fare meglio. Ovvero di vincere.
Non c'è troppo da girarci attorno: la Coppa Italia è obiettivamente il trofeo più alla portata per l'Atalanta. Vero che i nerazzurri stanno lottando ai vertici e per alcune settimane si è parlato anche di Scudetto ma, alla lunga, il trofeo nazionale sembra quello più "possibile" tra tutte le competizioni che vedono la Dea impegnata. Senza assilli e con la consapevolezza che ogni partita va giocata al massimo: la squadra ha una rosa di primissimo livello e quindi può puntare in alto in tutte le competizioni. Quella macchia, tuttavia, merita di essere lavata via con altre notti magiche. Di Coppa Italia e non solo.