Sì, Gianluca Vialli ha ragione Sotto la Nord la Dea si esalta

Sì, Gianluca Vialli ha ragione Sotto la Nord la Dea si esalta
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Gianluca Vialli, ex attaccante della Juventus, domenica sera dopo Atalanta-Roma ha fatto questa dichiarazione: «Io, se dovessi giocare a Bergamo, al momento del sorteggio con la monetina non farei mai attaccare l'Atalanta nel secondo tempo sotto la sua curva. Perché loro, quando attaccano sotto la loro curva, diventano devastanti. E non può essere un caso». Siccome l’adrenalina per la vittoria contro la Roma non è ancora calata e le emozioni per il gol di Kessie sono ancora vive, abbiamo fatto una ricerca per capire se quelle di Vialli sono solo sensazioni. In passato sono state molte le partite decise da gol importanti sotto la Curva Pisani: gli ultimi due gol di Doni con l’Atalanta, così come il rigore di Garlini contro il Malines nella semifinale di Coppa delle Coppe del 1988. Ma nelle ultime 100 partite di serie A giocate a Bergamo, come sono andate le cose?

 

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Randazzo e una leggenda che nasce dalla C. La leggenda di un'Atalanta più forte se attacca verso la Curva Pisani sembra sia nata ai tempi della C. L’intuizione arrivò dall’ex dirigente Randazzo che aveva capito come la spinta dei tifosi nerazzurri risultasse decisiva nei momenti più complicati: quando serve il famoso uomo in più, a Bergamo, è meglio attaccare con la faccia rivolta alla Curva Pisani perché gli avversari subiscono la spinta del pubblico e i padroni di casa si esaltano. Nel corso degli anni i ragazzi della Curva hanno tramandato a tutti i giocatori più rappresentativi questa convinzione e il segreto è sempre lo stesso. Prima del calcio d’inizio, il capitano dell'Atalanta e della squadra avversaria si presentano davanti all’arbitro per il classico lancio della monetina. Chi vince, può scegliere il campo mentre chi perde avrà il primo calcio d’inizio. Dunque, se l’Atalanta batte il calcio d’inizio significa che ha perso la scelta del campo, viceversa i nerazzurri attaccheranno nella ripresa verso la Curva Pisani.

I numeri confermano: attaccare sotto la Curva è la scelta vincente. Da quando la Dea è tornata in serie A, sono 102 le partite giocate a Bergamo dalla stagione 2011/2012 alla 2016/2017. Complessivamente sono arrivate 42 vittorie, 29 pareggi e 31 sconfitte. Questo dato assume però connotati ben diversi considerando solo le partite in cui l’Atalanta ha attaccato verso la Curva Pisani nel secondo tempo: è successo in 67 occasioni con 29 vittorie, 20 pareggi e solo 18 sconfitte. Dati alla mani, rappresentano il 73% delle gare in cui la Dea ha guadagnato punti in campionato. In 102 partite l’Atalanta ha segnato 132 reti a Bergamo e sono 68 quelle realizzate nella porta alla sinistra della Tribuna Centrale. In totale le gare con la Dea a segno in casa sono state 78 e in ben 53 occasioni (68% dei casi) la squadra nerazzurra ha insaccato sotto la Pisani gol che hanno inciso sul risultato finale. Nella statistica ci sono sia partite con le big che con le piccole; tante volte non è andata come si sperava, ma i fattori che fanno pensare ad una curva "fabbrica gol" sono parecchi.

 

 

Denis capocannoniere, tanti i gol storici. Nella sua esperienza bergamasca, German Denis ha messo a segno 56 gol. Di questi, ben 17 li ha insaccati davanti ai suoi tifosi più caldi che hanno visto da vicino anche la sua prima marcatura contro il Palermo (sempre in quella porta). Moralez, Cigarini, Gomez e Pinilla (con pure due rovesciate da applausi contro Cagliari e Milan) hanno spesso deliziato il pubblico di Bergamo facendosi subito avvolgere dall’abbraccio curvaiolo. Scorrendo i nomi dei “marcatori fronte Pisani” si trovano storie incredibili. Lo storico capitano Bellini ha insaccato proprio in quella porta il suo ultimo gol in carriera (su rigore); Raimondi, contro il Palermo nel 2012, segnò di testa il suo unico gol con la maglia atalantina al pari di Gabbiadini e dell’olandese De Roon. La magia del Comunale e della Curva Pisani sono riusciti a far segnare due gol a Brivio, una rete decisiva a Boakye, così come a Lucchini, Stendardo, Livaja, Giorgi, Marilungo e Peluso. Ma il gol dei gol, considerando solo le ultime 100 partite, porta la firma di Franco Brienza: era il 96esimo di Atalanta-Milan del 2013/2014, la stoccata all’incrocio dei pali se la ricordano tutti come se fosse ieri.

 

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