Le pagelle

Si salvano in pochissimi, il migliore è Sportiello e pesa la brutta serata del Gasp

Tante prestazioni negative, sia legate alle prova dei giocatori della Dea che alla bravura degli avversari. Si salva solo il portiere, per il resto molto su cui riflettere e poco da salvare.

Si salvano in pochissimi, il migliore è Sportiello e pesa la brutta serata del Gasp
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di Fabio Gennari

Che brutto passo falso. Non tanto per la classifica quanto per la prestazione degli avversari che sono stati superiori in tutte le zone del campo rispetto alla Dea. E se il portiere e il migliore...

Sportiello 6,5: il migliore. sullo 0-1 di Zaccagni non può n­ulla, alza in angolo una conclusione di Marusic ad inizio ripresa (50’), ma cade sul destro di Felipe Anderson (52’) prima di respingere Zaccagni che sfiora lo 0-3 (57’). Senza i suoi interventi, sarebbe andata molto peggio.

Okoli 5: Zaccagni parte da lontano sul vantaggio laziale e anche se la colpa è di Soppy (che non lo segue), il ragazzo rimane in mezzo. Per il resto del primo tempo non è mai a suo agio, prestazione molto complicata.  (46’ Djimsiti 5,5: non è ovviamente nelle migliori condizioni e si vede soprattutto sul piano atletico. Mezza gara importante per riprendere il ritmo, ma con qualche sbavatura di troppo).

Demiral 6: perde il taglio di Pedro sul gol del vantaggio, in avvio è in difficoltà, ma bisogna anche dire che nella ripresa è l’ultimo a mollare.

Scalvini 5: tiene in gioco lui Marusic sul gol del 2-0, prima e dopo lascia sempre la sensazione che il diretto avversario possa metterlo in difficoltà. In qualunque zona del campo.

Soppy 4,5: non segue Zaccagni in occasione dello 0-1, Gasperini al 15’ lo sposta a sinistra ma l’inizio è pessimo e per tutto il primo tempo è lontanissimo parente di quello ammirato contro il Sassuolo. Prestazione estremamente negativa. (64’ Maehle 6: entra a gara già compromessa, cerca di dare un po’ di profondità ma non ha spazio)

de Roon 5,5: la speranza è che si sia fermato in tempo, ultimo a mollare fino a quando i muscoli reggono e voto appena sotto la sufficienza per un motivo solo: il centrocampo della Lazio ha sempre avuto la meglio su quello nerazzurro, lui rispetto ad altre volte è stato meno decisivo. (75’ Ederson sv)

Koopmeiners 5: serata no. Troppo molle sul contrasto con Felipe Anderson che poi segna il raddoppio, prima e dopo una partita piena di buone intenzioni e poche giocate degne di nota. Quel calcio d’angolo battuto lungo e fuori zona per tutti è stato il segnale definitivo della gara da dimenticare in fretta.

Hateboer 5,5: bell’inserimento sul secondo palo al 24’ (cross di Soppy) ma zuccata alta, si ripete all’86’ su cross di Muriel, ma non inquadra la porta: la prestazione non è nemmeno troppo negativa ma non puoi fallire sempre quelle conclusioni. In Serie A bisogna essere più decisivi.

Pasalic 5: nel primo tempo è molto impacciato e la velocità dei laziali lo mette in difficoltà, esce all’intervallo senza lasciare il segno. (46’ Malinovskyi 5,5: si muove molto, cerca qualche trama ma la Lazio è troppo forte e anche lui gira un po’ a vuoto).

Lookman 5: non pervenuto. Si muove, ci prova, strappa ma lo vedi solo per un paio di palloni messi in mezzo. Troppo poco per incidere. (71’ Zapata 5,5: non tocca quasi mai palla, i 20 minuti abbondanti passati in campo sono importanti solo per rimettersi in moto. Perché lui e non Hojlund?)

Muriel 5: ammonito per simulazione (plateale) al 59’, appena prima del fischio finale entra male su Felipe Anderson e chiude espulso. Due sciocchezze evitabili che rendono la sua prestazione completamente insufficiente.

All. Gasperini 4,5: quando il confronto con un allenatore si chiude con una superiorità così netta degli avversari, senza che nei 90 minuti di gioco ci sia mai la sensazione che la svolta possa arrivare, significa che la serata è completamente buia. Scelte, di uomini e tattiche, sia all’inizio che durante la gara, non convincono.

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