Sia Retegui che Lookman via? La botta è forte, adesso bisogna attaccare il mercato
Perdere elementi così importanti mette dubbi e preoccupazioni, ma la Dea ha la forza per andare a prendere i sostituti e continuare a stupire

di Fabio Gennari
Se davvero partiranno sia Retegui che Lookman, l'Atalanta perderà 40 gol dei 78 gol segnati nell'ultimo campionato. I numeri sono impietosi, nulla da aggiungere. La botta è forte.
Tuttavia, soprattutto in questi momenti, bisogna dimostrarsi forti e attaccare il mercato cercando e possibilmente chiudendo le trattative per nuovi giocatori che sostituiscano i partenti. Sembra una frase fatta, ma è l'unica strada da percorrere. Del resto, con le chiacchiere non si fanno i punti e nemmeno si va in Europa.
L'Atalanta, in passato, ha fatto faville grazie alla cooperativa del gol. Tutti in rete, tutti protagonisti. Ora, per volontà dei giocatori, i bergamaschi si troveranno a dover cercare dei sostituti con tanti dubbi e un bel malloppo di almeno 100-110 milioni in mano che sono sempre un ottimo argomento per iniziare quantomeno a parlare. Perché non c'è dubbio che qualcosa sarà fatto. Il tema è quando e con che aggressività. Chi viene, poi, avrà un compito complicato, in Italia e in Europa.
La base di ogni ragionamento, tuttavia, è la voglia di essere protagonisti e di indossare la maglia dell'Atalanta. Retegui, quando è arrivato dal Genoa, aveva fame e voglia di arrivare. Lookman doveva emergere. Bisogna trovare giocatori con quel tipo di approccio e di stimoli. A Bergamo i giocatori che funzionano sono quelli che hanno ancora un po' di chilometri da percorrere con lo sguardo fiero e «la maglia sudata sempre».