Parola del mister

Sono 24 i convocati per Lecce, con Palomino e Vorlicky. Gasp: «Ora conta crescere»

Verso la gara con i salentini, il tecnico dei nerazzurri ha parlato molto di giovani e del cammino iniziato dal club nerazzurro

Sono 24 i convocati per Lecce, con Palomino e Vorlicky. Gasp: «Ora conta crescere»
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di Fabio Gennari

Tutti i disponibili, più il Primavera Vorlicky, sull'aereo per Lecce, con la voglia di vincere ma senza dimenticare che l'Atalanta in questo momento deve fare attenzione più alla crescita che alla classifica. Il tecnico della Dea Gasperini ha parlato alla vigilia della partenza per il Salento e ha messo in fila alcuni concetti molto importanti per il mondo nerazzurro. Riguardano l'immediato, ovvero la marcia in campionato (che è di altissimo livello), ma anche il futuro e i giovani che sono in rosa.

«Noi proviamo a vincere tutte le partite - ha dichiarato a Zingonia -. Continuate a parlare di secondo, terzo e quarto posto, ma, per quanto mi riguarda, non è la priorità in questo momento. L'Atalanta non deve badare solo ad andare in Champions o in Europa, è un metro di valutazione differente dal mio. Nessuno immaginava di essere a questo livello a questo punto del campionato, ma il mio obiettivo è mettere la società nelle condizioni giuste per costruire il futuro».

La crescita e il valore dei giovani sono stati due temi ricorrenti nella conferenza della vigilia della sfida al Lecce, con un accenno nemmeno troppo velato al turnover che si vedrà in campo domani sera. «Sono contento di tutti, in questo momento il gruppo è positivo e noi dobbiamo sfruttare al massimo questa cosa. Zapata giocherà di sicuro, vediamo Malinovskyi, ma ci sono altri giocatori che troveranno posto. Sulle fasce e dietro ci sono delle valutazioni da fare, Demiral ha un problemino al ginocchio, ma risolvibile».

Oltre al giovane attaccante Vorlicky, per la prima volta in stagione tra i convocati c'è anche Palomino. «Siamo contenti dell'assoluzione, anche se bisogna aspettarlo. È una grande gioia per tutto il periodo che ha passato. In questo periodo non si è mai allenato con la squadra, lo ha fatto per conto suo cercando di fare tutto quanto era possibile, curando anche la corsa. Ieri e questa mattina aveva tanta voglia di giocare, ma quando è così non disimpari: sa ancora giocare a calcio. Uno spezzone può farlo».

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