Sono undici i gol subiti dopo cinque giornate, l'Atalanta è la peggior difesa del torneo

di Fabio Gennari

C'è  un dato che fa riflettere parecchio, numeri che potevano pure essere più pesanti e che solo grazie ad alcune prestazioni molto importanti di Carnesecchi appaiono più leggeri: l'Atalanta, dopo cinque giornate di campionato, ha subito ben undici reti ed è la peggior difesa della A.

Chiaramente, nel calcio moderno non si parla di reparto, ma di fase difensiva, perché la partecipazione alla manovra è di tutti, sia in avanti che in difesa. Resta il fatto che contro il Como non si possono subire tre gol in quel modo e che, senza le parate del numero 29 tra i pali, potevano pure essere un paio in più.

Ciò che suona strano è che la squadra di Gasperini in alcuni momenti paga a carissimo prezzo errori davvero banali. Il primo gol del Como è nato da una palla recuperata da Cutrone contro Kossounou, il secondo ha visto Paz liberissimo di calciare e il terzo è una ripartenza con de Roon che, uno contro uno, è stato superato nettamente da Fadera. Ma anche nel primo tempo c'erano state avvisaglie e nel finale Gabrielloni (appena 54' più recupero giocati in Serie A) ha recuperato palla dopo un contrasto con Kossounou (troppo leggero in quel contatto) e ha mandato quasi in gol Nico Paz.

Nelle prime cinque giornate di campionato abbiamo visto de Roon, Hien e Djimsiti a Lecce e Torino, poi de Roon, Djimsiti e Ruggeri a Milano contro l'Inter; ancora Djimsiti, Hien e Kolasinac con la Fiorentina e Djimsiti, Kossounou e Kolasinac con il Como: quattro assetti diversi in cinque sfide, undici gol presi in modo sempre diverso, per una quadratura del cerchio che, in questo momento, fatica tantissimo ad arrivare. In Champions League le cose sono andate molto meglio, ma è dal campionato che si passa per andare in Europa.