Sontuosamente Papu Gomez Mancini stavolta la stecca
Trascinati da un Gomez straripante e un po’ traditi da un Ilicic in giornata no che entra comunque in parecchie delle azioni più importanti. Il 3-3 maturato a Bergamo con la Roma ha due volti: l’Atalanta risponde presente e l’unico vero insufficiente della sfida è forse l’uomo più atteso, Gianluca Mancini.
Berisha 6: non può fare molto sul vantaggio di Dzeko, non esce benissimo in occasione del raddoppio e sul gol di El Shaarawy viene battuto da una conclusione ravvicinata. Ripresa da spettatore a parte un paio di uscite.
Toloi 6: non marca bene Dzeko in occasione del 2-0, il suo primo tempo è decisamente negativo anche per mancanza della solita spinta in avanti. Nella ripresa segna con un grande colpo di testa il gol del 2-3, si riscatta alla grande con il passare dei minuti e il suo rendimento, nel complesso, è molto buono. Peccato per qualche sbavatura ma Rafael c’è.
Djimsiti 5,5: grave errore di posizionamento in occasione del vantaggio di Dzeko (3’), salva un paio di situazioni con ottimo tempismo ma fino al riposo non è quello ammirato in altre occasioni. Gioca molto meglio nella ripresa, sfiora solo la sufficienza perché quello sbaglio in avvio pesa troppo sul risultato.
Mancini 5: primo tempo complicato, dalla sua parte Zaniolo entra troppo spesso con facilità e la dimostrazione che la sua è una giornata storta arriva con il cambio deciso da Gasperini. Peccato, cose che succedono. (53’ Palomino 6,5: entra al posto di Mancini come difensore di sinistra e non sfigura, si ripropone anche molto bene in avanti e dimostra grande personalità).
Hateboer 6,5: nella prima frazione di gioco è timido e poco presente in fascia, dopo il riposo si trasforma e sembra completamente un altro e grazie alla sua spinta la Dea trova fiducia e campo per rimettere in piedi il risultato.
De Roon 7,5: normale nella prima frazione, sontuoso dopo il riposo quando parte alla guerra contro tutti e trova un sacco di azioni, di anticipi, di tocchi e di appoggi che permettono alla squadra di restare sempre altissima e in pressione. Leader assoluto.
Pasalic 7,5: ottima partita, sorprendente per certi versi. Ci mette fisico e grinta, ha due piedi molto delicati e si vede, soprattutto quando interviene nel giro palla per mantenere il controllo del match. Grande risposta sul campo: con Freuler che rientra, non serve assolutamente nessun altro innesto. (91’ Pessina sv).
Castagne 7: troppo molle su Zaniolo che di petto appoggia per Dzeko, insacca al 44’ il gol dell’1-3 e nella ripresa è davvero bravo a ripetersi sui livelli migliori. Davvero una grande reazione.
Gomez 8: il migliore in campo. Colpisce una traversa da calcio d’angolo al 6’, al 10’ palla incredibile per Ilicic che sfiora l’incrocio e al 28’ va fino in fondo non trovando Ilicic di un soffio. Al 59’ mette sulla testa di Toloi il 2-3, è sempre nel cuore del gioco e al 93’ ha pure la voglia e la forza di fare un recupero di settanta metri assolutamente prodigioso. Bravo ragazzo.
Ilicic 5,5: primo squillo al 10’ con un sinistro a incrociare fuori di poco, un paio di volte il suo tiro è rimpallato e al 28’ non arriva di un soffio sul bel cross di Gomez. Avvia con il tacco l’azione dell’1-3, sbaglia clamorosamente tutto davanti a Olsen al 48’ (assist perfetto di Gomez) ma ha il merito di riscattarsi con l’assist per il 3-3 di Zapata. Gara insufficiente con voto rialzato da un paio di fiammate. Ha ragione Gasperini: la prossima andrà meglio. (84’ Barrow sv).
Zapata 6,5: colpo di testa pericoloso al 18’ salvato sulla linea da Karsdorp, si ripete al 25’ ma la mira è appena sbagliata. Al 69’ calcia alle stelle il rigore del 3-3, 44 secondi dopo si riscatta e insacca il 3-3 con grandissima potenza. Segna il quindicesimo gol in campionato, ottava gara di fila in rete in Serie A: elemento imprescindibile.
Gasperini 7: la squadra non smette mai di crederci perché ha valori forti e una grande identità. Contro certe squadre gli errori si pagano e la Dea nella prima frazione paga tutto quello che si può pagare. Alla fine pareggia per 3-3 e lascia la sensazione che potesse addirittura fare il grandissimo colpo. Non è ancora sfumato nulla: persa una posizione, ma Champions sempre a tre punti ed Europa League alla portata. Avanti con la Juve in Coppa Italia.