Sorry ma Zapata non si vende I tifosi si tengono il bomber

Sorry ma Zapata non si vende I tifosi si tengono il bomber
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Duvan Zapata non si cede nemmeno per 70 milioni. Lo dicono i tifosi atalantini: in quasi mile hanno risposto a un sondaggio proposto dalla pagina Facebook Radiodea e prima ancora a un altro simile pubblicato da Atalantini.com (quasi 1.500 voti per quattro opzioni, risultato simile) per un messaggio forte e chiaro che arriva al mercato: nella stagione della storica partecipazione alla Champions League, il centravanti da quasi trenta gol non si vende. Per nessuna cifra.

 

 

I numeri dei due sondaggi. Nel giro di appena 24 ore, il quesito posto da Radiodea ha raccolto circa mille risposte. La domanda era questa: «Sondaggio Zapata: non ci sono offerte, si parla tanto per capire il vostro umore anche perché lui non risulta voglia andare. Zapata, per 60-70 milioni, lo cedereste?». Ha vinto il «No – Duvan non si cede» con il sessanta per cento dei voti, mentre il partito del «Sì – Cederlo subito e prenderne tre» si è fermato al quaranta per cento. Il risultato, considerando la storia della Dea e la mentalità dei tifosi orobici, è molto significativo e basta entrare un po’ nelle pieghe dei commenti lasciati per capire il pensiero dei tifosi. Una cifra del genere l’Atalanta non deve rifiutarla mai, ma è importante considerare i tempi della Champions. Si parte a settembre e le sei gare da sogno che saranno disputate si concluderanno a metà dicembre: non c’è tempo per costruire automatismi perfetti come quelli che l’Atalanta ha ormai ampiamente dimostrato di avere e quindi non è pensabile di accettare una cessione di questo livello alla vigilia di un appuntamento storico come quello che ci attende nei prossimi mesi.

 

 

Incasso record ma spesa successiva a rischio. Un’altra valutazione molto importante che è stata fatta riguarda l’eventuale post cessione. Vendere Zapata a settanta milioni significa comunque poi andare a prendere altri due giocatori di altissimo livello per sostituirlo. I soldi a disposizione sarebbero 46 (vanno scorporati i 24 da versare alla Sampdoria per l’acquisto) e c’è poi da valutare l’ingaggio di chi vai a cercare di un certo livello: oggi Zapata (a meno di ulteriori richieste di aumento) guadagna 1,5 milioni di euro a stagione ed è scontato che per il nuovo acquisto ne servirebbero molti di più. Una corrente di pensiero parla anche delle possibili contropartite tecniche da mettere sul piatto, il Napoli ad esempio avrebbe Milik e Verdi che potrebbero anche finire in un ragionamento, ma se anche l’operazione potrebbe essere stuzzicante torniamo ai problemi esposti in precedenza: per integrare dei titolarissimi nel gruppo di Gasperini e considerando il livello del suo calcio, serve tempo, tempo che la squadra orobica, in questa stagione, non ha.

 

 

Le altre mosse: Joao Pedro solo un’idea. Il mercato in casa Atalanta vive, per il resto, una fase di calma apparente. Si attendono novità sul fronte Guarin, il colombiano deve liberarsi dallo Shangai e poi eventualmente trattare con la Dea, mentre su Joao Pedro del Cagliari non ci sono passi avanti. Qualcuno ieri parlava di accelerata decisiva, ma la verità è che sono i sardi a voler fare in fretta e tra Mattiello e Valzania l’Atalanta avrebbe anche gli argomenti giusti per spendere poco e avere in mano una buona soluzione. Il brasiliano dei rossoblù costa circa otto milioni ma per Gasperini non rappresenta una prima scelta, in questo momento non c’è intenzione di correre a occupare le caselle libere (due attaccanti e un centrocampista vice de Roon) con elementi che non sono considerati di livello assoluto. Come abbiamo sottolineato anche ieri, servono calma e sangue freddo in attesa del ritiro del prossimo 11 luglio: la stagione inizia tra due mesi, il mercato parte ufficialmente nei prossimi giorni e l’Atalanta c’è.

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