Sportiello si merita una grande A Zingonia c'è già il sostituto

Sportiello si merita una grande A Zingonia c'è già il sostituto
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E se quella di Napoli fosse stata l’ultima partita di Marco Sportiello con la maglia dell’Atalanta? Quando alla fine del campionato mancano solo 180 minuti, il calendario mette sulla strada della Dea le gare con Udinese e Genoa. Due sfide ininfluenti per la classifica, due appuntamenti in cui tutti i tifosi sperano di poter vedere di nuovo i giovani che hanno giocato meno per iniziare a ragionare sull’Atalanta che verrà. Uno di questi è il portiere Boris Radunovic, classe 1996, che si allena da mesi all’ombra di Sportiello e che potrebbe essere il nuovo portiere titolare orobico. Già, perché a Napoli tutti abbiamo capito ancora meglio una cosa: l’indiziato numero uno a lasciare l’Atalanta a giugno è proprio il ragazzone cresciuto nel vivaio.

 

 

Cresciuto in provincia, esploso a Bergamo. Nato a Desio nel 1992, Sportiello ormai è una bella realtà del campionato italiano. Quello che si sta concludendo è il suo secondo campionato da protagonista in Serie A. Dopo le esperienze con Seregno e Carpi nelle serie minori, il ragazzo cresciuto nel vivaio ha fatto ritorno a casa nel campionato 2013/2014 e si è allenato insieme ad Andrea Consigli. In campionato, complici alcuni problemi fisici del collega di reparto, esordì contro il Catania il 12 gennaio 2014 (risultato finale 2-1 per l’Atalanta) bissando sette giorni più tardi (19 gennaio 2014) contro il Cagliari. Nell’ultima di campionato, a Catania, lo stesso Sportiello collezionò la sua terza presenza stagionale. Nell’estate del 2014 le gerarchie sembravano definite, ma ci sono almeno due momenti che segnano il suo salto a piedi uniti nell’Olimpo dei portieri di Serie A. Il 2 agosto 2014, subentrando nella ripresa, proprio Sportiello decise il Trofeo Bortolotti ai calci di rigore: con due belle parate sotto la pioggia del Comunale, il giovane portiere iniziò a farsi notare anche dai tifosi. Di lì a poco, il 31 agosto 2014, Consigli passò al Sassuolo e dopo la prima giornata di campionato la porta dell’Atalanta divenne tutta di Sportiello.

ALBERTO MARIANI-ATALANTA - SAMPDORIA SERIE A TIM 2015-2016
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28-09-2015 ATALANTA - SAMPDORIA SERIE A TIM 2015-2016 MARCO SPORTIELLO

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ATALANTA - CARPI SERIE A TIM 2015-2016

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Tante grandi partite, nessuna esaltazione. I numeri dicono che, ad oggi, Sportiello ha collezionato 75 presenze in A con 100 gol subiti e ben 20 gare chiuse senza raccogliere nessun pallone nella propria porta. L’anno scorso il portiere dell’Atalanta risultò il migliore per numero di parate effettuate in campionato e alla fine del 2015 il suo rigore parato a Paloschi lo fece balzare agli onori della cronaca per il numero di penalties respinti: l’elenco comprende anche campioni del calibro di Pogba e Higuain. Freddo e tranquillo nemmeno fosse fatto di ghiaccio, Sportiello è un ragazzo semplice e soprattutto molto critico con se stesso. È abituato a lavorare tanto e rivede quasi sempre le partite che gioca alla ricerca di dettagli da migliorare. Dopo la super prestazione di Napoli dell’altra sera, a precisa domanda ha risposto candidamente: «Grandi parate su Mertens ed El Kaddouri? Mah, a me non sembra che siano state poi così eccezionali». In campo e fuori, Sportiello non ha mai dato segni di esaltazione e c’è da scommettere che proprio questa potrebbe essere la sua arma nel caso (probabilissimo) di passaggio ad una grande.

 

 

Dove può andare Sportiello. In attesa di capire quanto può valere e tenendo presente che il contratto fino al 2020 mette la società nerazzurra in una posizione estremamente privilegiata, la domanda è semplice: dove può andare Sportiello? In Italia ci sono almeno due posizioni aperte che meritano grande considerazione: la Roma e il Napoli. Tutte e due le dirigenze hanno buoni rapporti con Zingonia e la differenza è solamente tecnica. A Napoli c’è Reina, che ad agosto compirà 34 anni ma è un uomo cardine dello spogliatoio ed è tutta da verificare la possibilità che accetti di fare il secondo al giovane collega. Più fluida la situazione della Roma: Szczesny è un gran portiere (classe 1990) ma è di proprietà dell’Arsenal che lo ha mandato a Roma in prestito secco. L'estremo difensore dei londinesi è, attualmente, l’ex Chelsea Cech, arrivato l’estate scorsa per giocare titolare. La matassa Szczesny (titolare anche della nazionale polacca), dunque, non è semplice da sbrogliare. Il dilemma di Sabatini è questo: prendere subito Sportiello evitando pericolose aste o attendere le decisioni dell’Arsenal su Szczesny? L’Atalanta, ovviamente, ascolterà interessata ogni proposta senza dimenticare che anche in Inghilterra (Everton, ma non solo) le pretendenti per il numero 57 orobico non mancano.

 

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Il nuovo che avanza: Boris Radunovic. Per un portiere in uscita, eccone un altro che potrebbe seriamente rappresentare il futuro tra i pali nerazzurri. Boris Radunovic è un ragazzo del 1996, gioca nella nazionale Under 21 del suo Paese dal settembre 2015 e deve ancora compiere 20 anni. L’Atalanta lo ha acquistato nel luglio dello scorso anno e fin dal ritiro di Rovetta il ragazzo ha lavorato con il preparatore dei portieri Biffi e con Sportiello. Di lui si dice un gran bene: fisico da granatiere (194 cm) e ottimi fondamentali fanno di Radunovic uno dei migliori prospetti del panorama europeo. Pare che il ragazzo nato a Belgrado piaccia parecchio sia al tecnico Reja che allo stesso Sportiello. In allenamento ha fatto vedere grandi cose e la curiosità di vederlo esordire in Serie A è condivisa sia dal mister che da tutto l’ambiente. Se il sostituto di Sportiello è già a Zingonia, l’Atalanta potrebbe aver fatto un’altra volta bingo.

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