Sportiello verso l'addio al Milan: la Dea ci pensa come secondo portiere
Il portiere potrebbe tornare a casa dopo l'esperienza rossonera. Un'operazione vantaggiosa per quanto riguarda costi e liste

di Alessandro Giovanni Pagliarini
L'Atalanta continua la ricerca del secondo portiere e nelle ultime ore si è riaccesa una suggestione che potrebbe trasformarsi in qualcosa di concreto. Secondo quanto rivelato da Gianluca Di Marzio a Sky Sport, infatti, Marco Sportiello sarebbe in uscita dal Milan, con il club rossonero che sta lavorando per risolvere il contratto che lega il portiere bergamasco fino al 2027.
Nel nostro abituale appuntamento per monitorare le mosse di mercato della Dea, analizzeremo proprio la situazione che concerne la figura del vice-Carnesecchi, per offrire un quadro più chiaro di quello che si muove a Zingonia e dintorni.
La Dea ci pensa sul serio
Secondo quanto appreso da fonti vicine al club orobico, oltre all'interesse della Cremonese, anche l'Atalanta si sarebbe informata sulla situazione dell'estremo difensoire. Per la Dea si tratterebbe di un ritorno gradito, considerando che il classe 1992 ha già vestito la maglia nerazzurra in due differenti periodi (2013-2017 e 2019-2023), totalizzando 137 presenze.
Un ritorno sensato anche in ottica liste
Ma al di là dell'aspetto emotivo, l'operazione Sportiello avrebbe un valore strategico importante per l'Atalanta. Il portiere andrebbe infatti ad occupare uno slot dedicato ai giocatori cresciuti nel vivaio del club, dove al momento figurano solamente Rossi, Carnesecchi (solo in lista Serie A) e Scalvini (solo in lista Uefa).
Questo dettaglio non è affatto secondario, specialmente considerando la lista Uefa che è la più stringente. Con Sportiello come "prodotto del vivaio", la Dea potrebbe inserire nelle liste ulteriori eventuali nuovi acquisti senza occupare uno slot prezioso con il secondo portiere.
Le alternative e i tempi
Sportiello rappresenterebbe una soluzione più matura e affidabile. L'esperienza del portiere bergamasco, che conosce perfettamente l'ambiente, potrebbe risultare la soluzione ideale per la Dea. L'appeal di un ritorno a casa e la possibilità di sottoscrivere un lungo contratto (si parla di un pluriennale) potrebbero fare la differenza.
Resta da capire se a breve la dirigenza nerazzurra affonderà il colpo, dato che l'operazione, sulla carta, avrebbe senso sotto ogni punto di vista. Un'occasione che potrebbe fare al caso della Dea, specie se dovesse concretizzarsi la risoluzione con il Milan. Si attendono sviluppi, con la speranza di poter regalare a Ivan Juric un secondo portiere affidabile in vista di una stagione che si preannuncia intensa e ricca di impegni.