Incrocio biancoverde

Sporting-Atalanta, ci siamo: terza sfida stagionale ai lusitani piena di insidie per la Dea

All'Alvalade domani (6 marzo) andrà in scena l'ennesimo incrocio di quest'anno calcistico in Portogallo con la formazione allenata da Amorim

Sporting-Atalanta, ci siamo: terza sfida stagionale ai lusitani piena di insidie per la Dea
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di Fabio Gennari

Sarà tosta, come l'ultima volta. Ma la speranza è che vada anche a finire come l'ultima volta. Non sarà semplice, il livello delle squadre da allora è cambiato, ma resta molto alto sia per i bergamaschi che per i portoghesi.

Due compagini belle da vedere, intriganti da analizzare, difficili da battere. Però una deve perdere, nei 180'. E allora Sporting Lisbona-Atalanta di domani (6 marzo, ore 18.45) diventa il primo passo di una gara che va pensata, giocata, studiata e affrontata sapendo che le frazioni sono quattro (non solo due) e che il tempo per sistemare le cose c'è. Meglio non sprecarlo, ma c'è.

Domani sera all'Alvalade, catino da cinquantamila posti con 609 appassionati orobici che proveranno a farsi sentire in mezzo alla marea biancoverde, servirà una Dea da applausi. Come quella - la migliore - che lo scorso 5 ottobre ha onorato nel migliore dei modi la festa nazionale portoghese con un successo preziosissimo che l'ha lanciata in testa al girone. Quella vittoria è stata probabilmente quella decisiva per il primo posto. Certo, bravi poi a mantenerlo, ma intanto era fondamentale scappare avanti. E la Dea ci riuscì.

Ora si ritrovano due tecnici che si conoscono un po' di più, allenatori che hanno tra le mani compagini forti, seppur con obiettivi diversi (lo Sporting sta lottando per il titolo, l'Atalanta in Italia è immischiata nella bagarre per la Champions) e pur rappresentando realtà lontane tra loro. La capitale contro la provincia, filosofie e storie difficilmente paragonabili che però, nella democrazia del pallone, spesso si incrociano. E non è mai detto che la dimensione della città o il numero dei tifosi finiscano per prevalere. Anzi, spesso, con la Dea di mezzo, succede il contrario.

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