Stadio, progetto già pronto

Stadio, progetto già pronto
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Sono arrivate dichiarazioni importanti da parte del presidente dell’Atalanta Antonio Percassi. Lunedì sera, nel corso della trasmissione TuttoAtalanta, il numero uno della società nerazzurra ha parlato di mercato, delle sue aspettative per la stagione appena iniziata e, soprattutto, della situazione stadio. La scadenza messa sul tavolo, questa volta, sembra chiarissima. «Entro il 2017 abbiamo in progetto di ristrutturare completamente il Comunale».

Lo stadio.

Ad ogni appuntamento con microfoni e taccuini, Percassi si trova a rispondere su uno dei temi più importanti del Mondo Atalanta. Senza uno stadio a norma Uefa, è impossibile alzare l’asticella degli obiettivi e puntare all’Europa League senza mettere in conto le trasferte a Modena. Ad inizio stagione, l’Atalanta indica proprio l’impianto emiliano come sede delle eventuali gare interne europee ed ottiene la licenza: dovesse succedere di centrare la qualificazione, non ci sarebbe così bisogno di correre ai ripari all’ultimo momento. Parma docet.

Percassi ha ribadito quello che ormai si sapeva ma questa volta sono le date a fare la differenza. «Il nostro progetto è praticamente pronto -afferma il numero uno atalantino - abbiamo anche già il plastico che nella recente visita del ct Antonio Conte a Zingonia abbiamo potuto mostrare. Vogliamo ristrutturare il Comunale, l’idea è quella di abbattere e rifare prima la Curva Pisani e poi la Curva Morosini, per ultima toccherà alla Tribuna Centrale mentre per la Creberg sono previsti interventi nella parte sottostante. Via tutte le barriere e copertura completa, vogliamo completare tutto entro il 2017».

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Stadio Atleti Azzurri d'Italia (ph Alberto Mariani)

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Antonio Percassi insieme in tribuna autorità.

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Antonio Percassi allo Stadio

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Antonio Percassi ha già in mente tempi e modalità della ristrutturazione del vecchio "Comunale"

Perché questa scadenza? Alla fine di questa stagione, nel giugno 2015, scadrà l’accordo con il Comune per l’affitto dello stadio. Atalanta e Albinoleffe si dividono l’utilizzo dell’impianto, i nerazzurri pagano circa 400mila euro mentre i seriani 200mila. La strada da percorrere è quella della concessione a lungo termine, 99 anni di affitto esclusivo che permetterebbero all’Atalanta di cambiare veramente il volto dello stadio dopo anni con tanto fumo e pochissimo arrosto.

Dal punto di vista burocratico, la concessione viene assegnata dopo la pubblicazione di regolare bando pubblico da parte del Comune. Ed è proprio questo il nodo più delicato della questione. L’orientamento di Palazzo Frizzoni è quello di percorrere questa strada, è necessario muoversi subito perché servono alcuni mesi per preparare tutta la documentazione. Una volta emesso il bando però tutti possono partecipare e non è automatico che sia l’Atalanta ad aggiudicarsi la partita. Si devono presentare offerte in busta chiusa, alla scadenza l’offerta migliore si aggiudica la concessione.

Ad Udine, la società del patron Pozzo è stata l’unica a depositare un’offerta e non ha avuto ostacoli. Non a caso, lo stesso Percassi è stato molto chiaro. «Presenteremo il progetto quando avremo concluso gli accordi con il Comune e con l’Albinoleffe» ha detto. Ovviamente, il presidente è prudente: se non si operasse in questo modo e l’Albinoleffe decidesse di presentare un’offerta e vincesse il bando l’Atalanta si troverebbe a dover ripartire da zero valutando altre soluzioni.

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La cessione lampo di Jack Bonaventura al Milan l'ultimo giorno di mercato ha portato nelle casse atalantine 7 milioni di euro.

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Il "Papu" Gomez, acquisto di spessore nato da un'idea di Luca Percassi.

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La conferma di Luca Cigarini in mezzo al campo è il miglior acquisto dell'Atalanta.

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Il presidente Antonio Percassi, piedi per terra e obiettivo salvezza nei suoi pensieri...poi si vedrà.

Il mercato.

Sul mercato appena concluso, dal presidente Percassi sono arrivate soltanto conferme. Su Cigarini, su Gomez, su Bonaventura e su Consigli. «Quello italiano, senza le comproprietà, è un mercato che è cambiato molto. Per Parolo la Lazio ha speso 5 milioni, per Gabbiadini si parlava di 4. Servono soldi veri e non ce ne sono molti in giro. Siamo riusciti a piazzare sia Consigli che Bonaventura a società che potevano acquistare, dopo che era saltata l’operazione con l’Inter ed è stato Sartori ad avviare il discorso con il Milan chiuso poi da Galliani e Marino. Non posso accettare che si dica che abbiamo svenduto, se qualcuno è più bravo di me a vendere lo prendo inserisco subito in società. Cigarini? Abbiamo pensato di toglierlo dal mercato quando abbiamo capito fino in fondo l’importanza del giocatore nel gruppo. Il Sassuolo offriva 6 milioni, soldi importanti ma abbiamo dato un segnale al gruppo. Denis non lo avrei venduto, di offerte comunque non ne sono arrivate». Su Gomez il patron nerazzurro ha svelato come l’accordo prescindeva da Bonaventura. «Per Gomez l’accordo con il procuratore era fatto. Da qualche tempo lo seguivamo, era stata un’idea di mio figlio Luca. Già dal fine settimana precedente il giocatore era a Bergamo e siamo molto contenti di averlo portato a Bergamo».

Obiettivo salvezza.

Il presidente Antonio Percassi ha regalato altri spunti interessanti sia in tema di obiettivi che del suo modo di vivere l’Atalanta. «Sul palco della Festa della Dea mi trasformo? Ho l’Atalanta nel cuore – chiude Percassi - , capitemi… dico a tutti i tifosi di abbonarsi, ci sono ancora 15 giorni. L’obiettivo nostro è sempre la salvezza, cerchiamo di tenere i piedi per terra e di fare le cose un passo per volta. Se voli troppo in alto poi cadi e ti fai molto male. Noi vogliamo migliorare sempre, agendo concretamente, ma ragionando da bergamaschi».

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