Atalanta

Stasera assalto all'Empoli (Lì non vinciamo da 8 anni)

Stasera assalto all'Empoli (Lì non vinciamo da 8 anni)
Atalanta 24 Settembre 2015 ore 08:31

Empoli-Atalanta è una partita molto delicata. Non ci sono grandi pressioni di classifica, l'Atalanta non ha bisogno assoluto di punti ma arriva da buone prestazioni con una striscia di tre risultati utili consecutivi. L’importanza del match è legata ai segnali che il gruppo nerazzurro può e deve mandare a tutto l’ambiente: la Dea è pronta per fare un salto di qualità verso un campionato tranquillo con licenza di stupire? Oppure da Empoli tornerà una squadra ridimensionata e con tanti dubbi? Il risultato e la conduzione del match saranno determinanti per fare una valutazione dello stato di forma e della capacità di andare su ogni campo per proporre il proprio gioco, segnali che si sono già intravisti a Reggio Emilia con il Sassuolo. Di fronte questa volta c’è l’Empoli di Saponara, squadra ben organizzata che vive ancora l’onda lunga della gestione Sarri e che sabato a Udine ha ottenuto la prima vittoria stagionale.

Gli avversari. La formazione toscana è una bella realtà del campionato italiano. Nelle ultime stagioni il lavoro dell’ex tecnico Sarri ha plasmato un gruppo senza grandissimi campioni ma che riesce sempre a mettere in campo organizzazione e bel gioco. Senza Vecino, Valdifiori, Hysaj, Sepe e soprattutto Rugani (passato alla Juventus) l’Empoli è comunque riuscito a rimettersi in moto sotto la guida tecnica di Marco Gianpaolo, e dopo una partenza shock (1-3 interno al cospetto del Chievo) ha pian piano risalito la china con gioco e  risultati, andando a vincere sul campo dell’Udinese in rimonta. Il talento più importante è sicuramente quello di Saponara: l’ex giocatore del Milan è rientrato alla base nella scorsa stagione e da allora non si è più fermato. In avanti bisognerà fare anche attenzione a Pucciarelli e Maccarone, in mezzo al campo c’è il giovane motorino Dioussè (classe ’97), mentre in difesa giocherà quel Tonelli che già l’anno scorso creò parecchi problemi a Denis (ormai famosissimo il pugno rifilato dal “Tanque” nel dopo gara all’avversario all'empolese) e non solo.

I precedenti. In Serie A, quello di questa sera al Castellani di Empoli è il tredicesimo confronto assoluto tra le due squadre. In Toscana le sfide giocate nel passato sono sei con due vittorie dei padroni di casa, tre pareggi e un solo successo dell’Atalanta. L’anno scorso le due squadre chiusero sullo 0-0 una gara caratterizzata dall’assenza di tifosi ospiti (era il 30 novembre, la questura chiuse il settore a causa degli incidenti a margine di Atalanta-Roma) e dal grave infortunio occorso nella fase iniziale della partita a Cristian Raimondi.

 

 

L'ultimo ko nel 2007. L’Atalanta ha subito l’ultima sconfitta in Serie A in casa dei biancoazzurri il 18 aprile del 2007, era un mercoledì e al 90esimo fecero festa i toscani grazie alle reti di Saudati e Almiron. I nerazzurri hanno strappato l’unico successo della storia a casa dell’Empoli il 28 ottobre dello stesso anno, al termine di una gara combattuta decisa la rete di Cristiano Doni al 74esimo: su cross di Padoin, Carrozzieri colpì il palo e l’ex capitano insaccò da due passi.

 

 

Le scelte di Reja. Nella rifinitura svolta a Bergamo, il tecnico degli orobici ha mischiato le carte. Poche le indicazioni emerse e tanti i dubbi che accompagneranno l’Atalanta fino all’immediata vigilia del match. Nella mattinata di giovedì, i giocatori svolgeranno un’ultima seduta a Firenze e si dovrebbero sciogliere tutte le riserve sui giocatori acciaccati come Carmona e Moralez. In difesa, Dramé tornerà titolare con Paletta e per la prima volta giocherà dall’inizio il brasiliano Toloi. Masiello sarà il terzino destro, de Roon e Kurtic sono certi di una maglia in mezzo al campo con il dubbio tra Carmona, Migliaccio e Cigarini che è legato alla schiena del cileno: se sta bene, gioca il numero 17 che ha già riposato contro il Verona. In attacco, sicuri titolari saranno Pinilla e Gomez mentre a destra Raimondi è favorito su Moralez. D’Alessandro, nonostante la convocazione, non è al meglio per via di un problema alla pianta del piede.

 

Atalanta-Verona

 

Cosa ha detto il mister. Anche ieri in conferenza stampa Reja ha provato a fare chiarezza sulla situazione della rosa: «Moralez è uscito dal campo con il mal di schiena, anche Carmona mi ha detto che non è a posto: se recupera, è più facile scegliere altrimenti devo inventarmi qualcosa. In avanti, sulla destra, oggi c’è Raimondi che potrebbe essere titolare: D’Alessandro ha un po’ di fascite plantare quindi è in dubbio. Per il resto, rientra Dramè e a centrocampo abbiamo più opzioni: davanti alla difesa oggi preferisco un intenditore come de Roon o Migliaccio, Cigarini potrebbe essere uno dei due interni ma vediamo. Pinilla rientrerà in attacco». Il mister degli orobici ha poi speso parole importanti per Toloi, Kutic e Conti. «Toloi è recuperato, potrebbe giocare dal primo minuto insieme a Paletta. A destra c’è Masiello, mi servirebbe uno di gamba e sto tenendo monitorato Conti: è bravo in fase di spinta, deve migliorare in copertura e in allenamento lo metto sempre contro Gomez o Maxi almeno si fa le ossa. Appena è pronto, lo prenderò in considerazione per giocare dall’inizio. Kurtic si muove bene, i sincronismi con Gomez sono ottimi ma mi aspetto più concretezza. Deve fare la giocata importante e decisiva. Sono fiducioso, secondo me manca poco e lo vedremo al 100%».

 

V

 

«Importanti i punti persi». Per il resto, Reja è voluto tornare sulle ultime prestazioni dell'Atalanta: «Non voglio tornare sugli episodi, è inutile recriminare ma i punti persi sono importanti. Potevamo avere una classifica ancora migliore. È un peccato perché ci sono stati episodi che proprio all’ultimo ci hanno tolto qualcosa che sembrava conquistato. Con il Sassuolo forse un po’ meno, ma a Milano con l’Inter e contro il Verona si tratta di tre punti sfuggiti davvero in modo incredibile». Il tecnico atalantino, cercando di ragionare con i giornalisti sui motivi di quanto è successo, ha tracciato la sua strategia. «In quei momenti, serve stare coesi e uniti. Bisogna che tutti i giocatori facciano qualcosa in più, prima del vantaggio e dopo aver segnato iniziano quasi due partite diverse. Soprattutto, nel finale di gara saltano tutti gli schemi e quindi servono letture attente e grande concentrazione. A parte Monachello, avevamo in campo quasi tutti giocatori esperti. Dunque bisogna lavorare per trovare una soluzione: la squadra c’è e fa cose importanti, non possiamo gettare altri punti alle ortiche».

 

V

 

Occhio all’Empoli, squadra molto organizzata. Sugli avversari di oggi, il tecnico atalantino invita a non sottovalutare i toscani: «L’Empoli è una squadra organizzata e di valore. I giocatori si conoscono, fanno gruppo da alcune stagioni e tutto questo non può che renderli ancora più pericolosi. Davanti ci sono elementi che stanno facendo molto bene, Pucciarelli lo conosciamo tutti e poi c’è Saponara che sta vivendo un grande inizio di stagione. In mezzo al campo hanno trovato questo classe 1997 di sicuro avvenire, Dioussè. Ci concederanno poco spazio, sarà molto difficile». Sulla Dea, invece: «Non cambieremo il modo di giocare. Stiamo trovando equilibri e buone prestazioni, contro il Sassuolo è venuta fuori una bella partita mentre il Verona è venuto a Bergamo per difendersi: normale avere meno spettacolo per chi osserva da fuori. Contro i toscani mi aspetto una gara tosta e molto intensa ma andremo in campo come sempre per fare risultato».

Probabili Formazioni

EMPOLI (4-3-1-2): Skorupski; Laurini, Tonelli, Barba, Mario Rui; Zielinski, Dioussè, Croce; Saponara; Maccarone, Pucciarelli. All.: Giampaolo.

ATALANTA (4-3-3): Sportiello; Masiello, Toloi, Paletta, Dramè; Carmona, Cigarini, De Roon; Raimondi, Pinilla, A.Gomez. All.: Reja.

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