Strategicamente, pensando a Hojlund, il colpo El Bilal Touré è una grande mossa
Anticipare l'acquisto del centravanti, in attesa di capire quando e se si cederà il danese, è una mossa che mostra la lungimiranza della dirigenza
di Fabio Gennari
Lo scatto che ha portato la Dea a chiudere l'operazione El Bilal Touré con l'Almeria è di straordinaria importanza, anche pensando a Hojlund. I nerazzurri hanno rotto gli indugi, forti della volontà del ragazzo sono riusciti a resistere all'assalto dell'Everton e regaleranno a Gasperini un giocatore di prospettiva prima della partenza (che resta possibile, sebbene ancora non sia state presentate offerte ufficiali a Zingonia) del danese. Dal punto di vista strategico, questa mossa mette i nerazzurri in una condizione ideale.
Provate a ipotizzare l'altro scenario: l'Atalanta cede Hojlund a 70 o più milioni e non ha ancora preso El Bilal Touré. L'Almeria, che ha una clausola per il suo centravanti da 40 milioni, perché dovrebbe accettare meno di quella cifra, sapendo che i nerazzurri hanno appena fatto una plusvalenza da 65/67 milioni?
Prendere adesso, in anticipo, Touré significa sistemarsi nel ruolo di centravanti a prescindere da Hojlund, con un ragazzo del 2001 che è estremamente gradito da dirigenti e staff tecnico.
Un altro aspetto per nulla secondario è legato allo scenario economico. Il centravanti del Mali è costato - pare, perché ancora non ci sono cifre ufficiali - 28 milioni più bonus, la cessione di Boga a 18 milioni più bonus racconta di una doppia operazione che mette a disposizione di Gasperini caratteristiche offensive nuove con un esborso economico nettamente attutito della cessione dell'ex Sassuolo al Nizza. Da qualsiasi lato si guardi la situazione, fino a questo momento gli uomini mercato della Dea si stanno comportando davvero molto bene.