Tante voci, pochi riscontri e una certezza: l'Atalanta lavora per migliorare la squadra

di Fabio Gennari

Dalle parti di Zingonia, oltre al caldo e al solito via vai all'esterno del Centro Sportivo, la calma regna sovrana. In un mercato in cui saltano allenatori, direttori sportivi e dirigenti di alto livello, la società orobica si aggrappa saldamente alle sue certezze e, in questo momento, bisogna evidenziare bene una cosa: l'obiettivo è costruire una squadra il più completa e competitiva possibile.

Sembra un dettaglio, qualcuno potrebbe pure vederlo come un tentativo di spegnere le voci con l'acqua santa della tranquillità, ma non c'è inganno. Il mercato in questo momento è fermo.

Di certo alcuni giocatori nerazzurri piacciono, è normale sia così. Ma la distanza che corre tra un apprezzamento e una trattativa è grande, di solito viene colmata ad arte per far emergere una voce, che non è una notizia ma, appunto, solo una voce. E queste voci possono avere tante spiegazioni, anche la strategia è un buon motivo per dire che a Tizio interessa Caio quando invece si cerca solo di mettere pressione a Sempronio. Giochetti che ormai conosciamo.

A Zingonia, dopo l'acquisto di Kossounou per 20 milioni, sono al lavoro per completare la rosa dove serve. Magari aggiungendo anche un pezzo davanti, così da essere ancora più completi. Prima era giusto lavorare sulla difesa ed è stato fatto, adesso ci sono altre tessere del puzzle da sistemare, ma con la serenità di chi da anni cerca di affrontare la questione con lo stesso approccio.

La passata stagione, ad esempio, senza il caso Koopmeiners si sarebbe andati verso la conferma in blocco dei vincitori dell'Europa League. È nei fatti che si cerca sempre di crescere e migliorare, altro che svendere: l'Atalanta non è un supermercato.