Tanti nomi per il nuovo centravanti della Dea, tra gli outsider occhio ad Arokodare del Genk
Da monitorare la situazione del classe 2000 nigeriano che nell'ultima stagione è stato il miglior marcatore del campionato belga

di Fabio Gennari
Ci sono elementi di cui si parla con più enfasi (vedi Chiesa, nonostante non ci siano discorsi davvero concreti sul tavolo), altri che agli occhi del pubblico sembrano più "pronti" (vedi Zirkzee, ex Bologna, o Hojlund, che da Bergamo è già passato) e altri ancora che passano un po' in sordina e invece potrebbero essere le grandi sorprese.
Krstovic del Lecce? No, ancora più in sordina: Tolu Arokodare del Genk, ad esempio. Il centravanti nigeriano della formazione belga ha vinto l'ultima classifica cannonieri con 21 reti tra stagione regolare e play-off, con la sua squadra è arrivato in Europa League e va tenuto in grande considerazione.
Fisicamente imponente (197 cm), Arokodare è un centravanti con fiuto del gol e stazza fisica che rappresenterebbe una di quelle operazioni che sembrano di livello non altissimo solo agli occhi di chi osserva poco il calcio in giro per l'Europa. Siccome, fortunatamente, i dirigenti e gli scout della Dea sono molto attenti a tutto, ecco che un elemento come il classe 2000 del Genk va monitorato e considerato. E il fatto che uno come l'esterno Diouf dello Slavia Praga (extracomunitario) non sia arrivato a Zingonia anche per non occupare entrambi gli slot dopo Sulemana fa pensare che la pista non sia secondaria.
L'Atalanta ha bisogno di forza, tecnica e centimetri. Insieme a Scamacca, un'alternativa che dia anche un minimo di prospettiva e arrivi da un campionato "educato" e di livello sul piano calcistico come è quello belga. Come detto, in questo momento non c'è solo un nome, ma diverse piste da monitorare. E quella che porta in Belgio potrebbe anche fermarsi dalle parti di un nigeriano alto quasi due metri che dovrà giocare la Coppa d'Africa (come Lookman) ma che sembra proprio un profilo molto intrigante.