Tantissima attesa per l'annuncio del nuovo tecnico. Inevitabile che sia così, serve fiducia
Normale che tra la gente la voglia di sapere il nome del futuro allenatore sia altissima, ma è necessario avere pazienza

di Fabio Gennari
Parlando con la gente, alla Camminata Nerazzurra di ieri (1 giugno) ma anche sui social, al bar o mentre si segue un torneo di calcetto all'oratorio, la domanda che fanno tutti (ma proprio tutti) è la stessa: chi viene in panchina?
Inutile nasconderlo, c'è grandissima attesa per quello che sarà il nuovo condottiero della Dea e il tempo che passa crea una suspense ancora più forte. Dopo un ciclo di 9 anni come quello vissuto con Gasperini, normale che sia così. Il timore di quello che sarà e di quanto sarà diverso da quello che è stato è palpabile. Comprensibile.
C'è chi si affida alle quote dei bookmakers, chi ragiona sui nomi che escono sui giornali e chi ne ipotizza di nuovi. Dalle stanze dei bottoni nerazzurre non filtrano per il momento notizie, ma la storia recente ci insegna che i silenzi fanno parte del gioco. E che le idee sono molto chiare. Il campionato è finito da poco più di una settimana, la storia con Gasperini da meno ancora e ora andiamo verso l'annuncio.
Evidente che qui fuori vorremmo tutti che si faccia il più velocemente possibile, ma bisogna avere pazienza. Quando l'amministratore delegato della Dea Luca Percassi parlava del vantaggio che la qualificazione anticipata alla Champions metteva a disposizione era oggettivo nella sua valutazione, il fatto che non ci sia ancora l'ufficializzazione del nuovo allenatore non significa che non sia già stato scelto e che non siano già iniziate le manovre di mercato. Bisogna avere fiducia e aspettare, con calma e serenità: è un passaggio troppo importante per il presente e per il futuro.
Oronzo Canà
Con Motta si finisce direttamente in serie B
La cosa importante, caro Gennari, è che il nuovo mister vada a genio all'amichetto pensionato, altrimenti dovremo sorbirci ancora le sue provocazioni in conferenza stampa e i suoi articoli sempre e comunque contro. Per carità basta.
Juric no grazie, troppo simile al Gasp e quindi ogni partita comincerebbero i paragoni e via dicendo. Meglio virare su un tecnico con un gioco differente, di sicuro non Pioli. A sto punto io gradirei Motta,a Bologna ha fatto bene e può ripetersi anche da noi.
I 3 nomi che girano (Pioli, Palladino, Motta) spero proprio siano specchietti per le allodole, perché nessuno dei 3 mi convince per niente.