Tifosi atalantini per il Nepal Raccolti 9mila euro allo stadio

Tifosi atalantini per il Nepal Raccolti 9mila euro allo stadio
Pubblicato:
Aggiornato:

Per qualcuno sarà una goccia nel mare, per altri un gesto importante e significativo. Per tutti quelli che hanno partecipato deve essere motivo di grande orgoglio. Domenica 3 maggio, prima di Atalanta-Lazio, la tifoseria atalantina ha promosso e realizzato una raccolta fondi a favore dei terremotati del Nepal. Tutti i tifosi presenti allo stadio sono stati coinvolti e sensibilizzati per dare un aiuto concreto alle popolazioni che sono state colpite da un sisma tanto potente quanto disastroso. La risposta dello stadio è stata massiccia, e mercoledì 20 maggio è arrivato il resoconto di quanto raccolto: 8.744,90 euro. La Curva Pisani ha arrotondato a 9000 euro e sul profilo Facebook "Sostieni la Curva" è stato postata la ricevuta del bonifico bancario effettuato a favore del CAI Bergamo (Club Alpino Italiano) che provvederà a trasmettere i fondi nei luoghi colpiti dalle calamità.

Un aiuto piccolo ma concreto. Rispetto a quanto hanno raccontato le immagini televisive arrivate dal Nepal, i 9000 euro raccolti possono sembrare veramente un'inezia. Ma, nel grande mare della solidarietà, contribuiranno anche loro al soccorso e alla ricostruzione del Paese asiatico. È importante sottolineare, poi, come la tifoseria Atalantina si sia spesso contraddistinta per la grande sensibilità dimostrata in altre occasioni simili. La Curva Pisani, ad esempio, in passato aiutò i terremotati d'Abruzzo de L'Aquila (2009) e del comune di Moglia (paesino del mantovano colpito dal sisma in Emilia del 2012). Alla Festa della Dea e in diverse altre circostanze sono stati presentati i contatti e le associazioni cui sono state destinate le somme di denaro raccolte, a dimostrazione che il cuore dei bergamaschi è sempre molto attento alle sofferenze altrui.

Nepal Earthquake
Foto 1 di 12

Volunteers help with rescue work at the site of a building that collapsed after an earthquake in Kathmandu, Nepal, Saturday, April 25, 2015. A strong magnitude-7.9 earthquake shook Nepal's capital and the densely populated Kathmandu Valley before noon Saturday, causing extensive damage with toppled walls and collapsed buildings, officials said. (AP Photo/ Niranjan Shrestha)

Nepal Earthquake
Foto 2 di 12

In this image from AP video people search in a buildings rubble in Kathmandu, Nepal after a strong earthquake hit the area Saturday April 25, 2015. A strong magnitude-7.9 earthquake shook Nepal's capital and the densely populated Kathmandu Valley before noon Saturday, causing extensive damage with toppled walls and collapsed buildings, officials said. (AP video via AP)

Nepal Earthquake
Foto 3 di 12

Injured people receive treatment outside the Medicare Hospital in Kathmandu, Nepal, Saturday, April 25, 2015. A strong magnitude-7.9 earthquake shook Nepal's capital and the densely populated Kathmandu Valley before noon Saturday, causing extensive damage with toppled walls and collapsed buildings, officials said. (AP Photo/ Niranjan Shrestha)

Nepal Earthquake
Foto 4 di 12

An man walks past damage caused by an earthquake in Kathmandu, Nepal, Saturday, April 25, 2015. A strong magnitude-7.9 earthquake shook Nepal's capital and the densely populated Kathmandu Valley before noon Saturday, causing extensive damage with toppled walls and collapsed buildings, officials said. (AP Photo/ Niranjan Shrestha)

Nepal Earthquake
Foto 5 di 12

People stand around damage caused by an earthquake at Durbar Square in Kathmandu, Nepal, Saturday, April 25, 2015. A strong magnitude-7.9 earthquake shook Nepal's capital and the densely populated Kathmandu Valley before noon Saturday, causing extensive damage with toppled walls and collapsed buildings, officials said. (AP Photo/ Niranjan Shrestha)

e
Foto 6 di 12

epa04719889 People free a man from the rubble of a destroyed building after an earthquake hit Nepal, in Kathmandu, Nepal, 25 April 2015. A 7.9-magnitude earthquake rocked Nepal destroying buildings in Kathmandu and surrounding areas, with unconfirmed rumours of casualties. The epicentre was 80 kilometres north-west of Kathmandu, United States Geological Survey. Strong tremors were also felt in large areas of northern and eastern India and Bangladesh. EPA/NARENDRA SHRESTHA

APTOPIX Nepal Earthquake
Foto 7 di 12

(AP Photo/ Niranjan Shrestha)

Nepal Earthquake
Foto 8 di 12

A Nepalese boy talks on a mobile phone near a damaged minaret of a mosque in Kathmandu, Nepal, Tuesday, April 28, 2015. (AP Photo/Altaf Qadri)

Nepal Earthquake
Foto 9 di 12

Indian rescue workers carry on their work as Nepalese relatives carry the body of an earthquake victim for cremation, in Kathmandu, Nepal ,Tuesday, April 28, 2015. (AP Photo / Manish Swarup)

Nepal Earthquake
Foto 10 di 12

A resident carries his belongings retrieved from the ruins of his home after Saturday's earthquake in Bhaktapur, Nepal, Tuesday, April 28, 2015. Many people have camped outdoors in the chilly night cold since Saturday’s massive earthquake that shook Nepal’s capital and the densely populated Kathmandu valley. (AP Photo/Bernat Armangue)

Sonit Awal
Foto 11 di 12

In this Sunday, April 26, 2015, photo taken by Amul Thapa and provided by KathmanduToday.com, four-month-old baby boy Sonit Awal is held up by Nepalese Army soldiers after being rescued from the rubble of his house in Bhaktapur, Nepal, after Saturday's 7.8-magnitude earthquake shook the densely populated Kathmandu valley. Thapa says that when he saw the baby alive after 20 hours of rescue efforts “… all my sorrow went. Everyone was clapping. It gave me energy and made me smile in spite of lots of pain hidden inside me." (Amul Thapa/KathmanduToday.com via AP)

Nepal Earthquake
Foto 12 di 12

Cracks run across the wall of a monastery around the famous Swayambhunath stupa after it was damaged by Saturday's earthquake in Kathmandu, Nepal, Thursday, April 30, 2015. In mere seconds, Saturday’s earthquake devastated a swathe of Nepal. Three of the seven World Heritage sites in the Kathmandu Valley have been severely damaged, including Durbar Square with pagodas and temples dating from the 15th to 18th centuries, according to UNESCO, the United Nations cultural agency. (AP Photo/Niranjan Shrestha)

L'aiuto dei bergamaschi. Allo stadio, stando a quanto riportato dal giornalino della Curva distribuito in occasione di Atalanta-Genoa, il settore più generoso è stata la Curva Pisani con 4.909 euro. In Tribuna Centrale sono stati raccolti 1.371 euro, in Tribuna Creberg 1.942,20 euro mentre in Curva Morosini 522,70 euro. L'iniziativa ha coinvolto tutto l'impianto: nei giorni precedenti la partita alcuni manifesti annunciavano la raccolta fondi e la macchina organizzativa si è subito messa in moto. Come spesso capita in queste situazioni, la voglia di aiutare concretamente si scontra con la ricerca (spesso difficoltosa) dei canali migliori su cui convogliare le offerte. Il rischio di dispersione delle risorse è sempre dietro l'angolo: i tifosi dell'Atalanta hanno però sempre cercato di andare di persona a portare i soldi, come a L'Aquila (con la squadra di Rugby, nel tempo, è nata anche una grande amicizia) o nel comune di Moglia (dove, invece, si strinse l'amicizia con don Alberto Ferrari, che fu invitato anche sul palco della Festa della Dea).

L'iniziativa del Cai di Bergamo. Questa volta, essendo il Nepal decisamente lontano, la tifoseria atalantina ha deciso di affidarsi al Cai di Bergamo che ha ufficializzato la raccolta fondi con un comunicato sul proprio sito ufficiale denominando l'iniziativa "CAI BERGAMO - EMERGENZA NEPAL". «La Sezione e le Sottosezioni di Bergamo del Club Alpino Italiano - si legge - hanno deciso di attivarsi direttamente per la raccolta fondi per aiutare gli Amici del Nepal, ai quali ci legano sentimenti di profonda amicizia, maturati nel corso delle numerose spedizioni di alpinisti bergamaschi nell’imponente catena himalayana, e sentimenti di gratitudine per l’ospitalità e l’appoggio ricevuti, come confermano le parole di Mario Merelli "Dalle montagne himalayane abbiamo ricevuto molto e ci è parso giusto lasciare qualcosa di nostro che fosse concreto e tangibile e che andasse a vantaggio di queste regioni che in questi anni tanto ci hanno dato"». Continua il comunicato: «Lo facciamo nella piena condivisione del pensiero del CAI Centrale e delle altre Organizzazioni impegnate nella raccolta fondi per il Nepal di mettere in campo interventi coordinati, evitando la dispersione di energie e risorse, perché riteniamo che questa preoccupazione riguardi la fase della destinazione dei fondi raccolti, mentre è nostro dovere attivare tutti i canali di raccolta».

Per chi volesse contribuire. Per tutti coloro che volessero contribuire, il Cai di Bergamo ha attivato un conto corrente presso il Credito Bergamasco – Sede di Bergamo – Largo Porta Nuova 2. Le donazioni si possono effettuare sull'IBAN IT50E0503411121000000037397, oppure direttamente presso la Sede del Club Alpino Italiano - Sezione di Bergamo - via Pizzo della Presolana 15, negli orari di apertura della segreteria.

Seguici sui nostri canali