Toloi e Palomino sempre ai box, la loro assenza sta diventando lunghissima

di Fabio Gennari

Uno, l'azzurro, ha giocato gli ultimi minuti ufficiali il 4 novembre a Bergamo contro l'Inter ed è stato espulso in pieno recupero; l'altro, l'argentino, si è visto a Lisbona nel finale di partita quando la Dea aveva bisogno di tenere botta contro i lusitani (era l'ormai lontano 5 ottobre). Poi i problemi muscolari, l'assenza che sta toccando rispettivamente i due mesi per Toloi e i tre per Palomino, in un contesto che vede i due classe 1990 ormai in fondo alla lista delle possibili alternative nerazzurre, con grande dispiacere di Gasperini e di tutto l'ambiente.

Rafael Toloi, capitano della squadra orobica, e José Luis Palomino stanno vivendo una stagione che definire travagliata è riduttivo. La loro disponibilità è stata davvero molto ridotta in questa stagione (11 presenze per Toloi, appena 3 per Palomino) ed è scontato che la società sia intenzionata a rinforzarsi sul mercato per inserire in organico forze nuove nel reparto difensivo.

Toloi e Palomino, con tutto il bene che gli si può volere e la gratitudine per quello che hanno fatto, sono in una fase molto difficile della carriera. E purtroppo calante.

I problemi fisici sono di natura muscolare, quando si incappa con questa frequenza in acciacchi fisici mediamente gravi, ma soprattutto prolungati, è normale porsi delle domande. In particolare, Palomino è fuori da tempo e non sembra nemmeno vicino il rientro, mentre Toloi è da qualche giorno che pare essere in miglioramento, sebbene continui a lavorare a parte. Spiace, indubbiamente, per una situazione che toglie alternative al tecnico e impone riflessioni sul futuro.