Toloi si è preso la sua rivincita Il Papu dribbla tutti, ma sbaglia
È stata una gara in cui l’Atalanta ha dato tutto quello che aveva da dare. I nerazzurri non si sono risparmiati nemmeno per un secondo e hanno provato a ribaltare il 3-2 rimediato in Germania. Ma contro questo Borussia Dortmund, secondo in classifica in Bundesliga, l’impresa è stata solamente sfiorata. Resta comunque da premiare la generosità di una squadra che ha giocato da tale e che non si merita insufficienze per il cuore e l’orgoglio che ha messo in campo.
Berisha 6. Vince il duello a distanza con Schurrle, l’unico elemento del Borussia Dortmund che prova a impensierirlo con una certa frequenza. L’esterno d’attacco tedesco gli scalda i guantoni al 31’ del primo tempo e ci riprova al 35’ della ripresa, ma in entrambe le circostanze trova le risposte dell’estremo difensore albanese. Peccato per quell’imperfezione in uscita che poi porta al gol di Schmelzer.
Toloi 7.5. Sente il peso dei due errori che sono costati parecchio in Germania e vuole una grande prestazione per riscattarsi. All’11’ si fa trovare prontissimo sul calcio d’angolo di Gomez e firma il vantaggio nerazzurro. Lotta come un leone su ogni pallone andando ad annullare il pacchetto offensivo giallonero.
Cornelius s.v. (dall’88’). Partecipa all’assalto finale senza beccare mezza palla.
Caldara 7. Sempre più un gran bel giocatore. Non si fa mai saltare nell’uno contro uno, si prende i suoi rischi giocando d’anticipo risultando però sempre molto efficace. Avrebbe l’occasione per dare il colpo del ko, ma il recupero in extremis di un difensore del Borussia Dortmund gli nega la gioia della marcatura europea.
Masiello 7. Un altro combattente nato. Parte impostando dalle retrovie, lanciandosi in avanti ogniqualvolta trova metri di campo libero. Vale lo stesso discorso fatto per i compagni di reparto. Tampona quando serve, anticipa quando può.
Hateboer 6. Dalla sua parte ha tutto lo spazio che vorrebbe, ma non si inserisce con la dovuta continuità. Spesso predilige la fase di copertura offrendo le dovute garanzie, ma rinunciando a qualche falcata delle sue, che avrebbe potuto provocare qualche danno.
De Roon 6,5. Non sempre lucidissimo, leggasi la palla letteralmente regalata a Batshuayi al 33’ sulla quale mette comunque una toppa, resta pur sempre autore di una prova di quantità. Corre, forse più di tutti, in mezzo al campo, senza mai rinunciare a un contrasto o una semplice spallata.
Petagna s.v. (dall’87’). Mossa disperata degli ultimi minuti. Non riesce però a pungere.
Freuler 7. Nelle ultime uscite non era stato particolarmente brillante, ma contro il Borussia, squadra per cui faceva il tifo da bambino, si esalta. Gioca semplice, pulito e non regala palloni alla compagine di Stoger. Protagonista a inizio ripresa quando una sua conclusione sporca rischia di trasformarsi nel migliore degli assist per Gomez.
Spinazzola 6. Parte male perdendo immediatamente un paio di palloni. Cresce con il trascorrere dei minuti, sfruttando anche una collaudata intesa con Gomez sulla corsia di sinistra.
Cristante 6,5. Lavoro di sacrificio fra le linee, fatto di pressing sul portatore di palla e di inserimenti. Per un soffio non concretizza un delizioso assist del Papu, ma confeziona un invito d’oro a Ilicic, che poi non timbra il cartellino.
Gomez 6,5. Meriterebbe una valutazione ben più alta per la generosità con cui prova a superare ogni avversario nell’uno contro uno, costringendo spesso la retroguardia del Borussia al raddoppio. Ma la conclusione sul corpo di Burki a una decina di minuti dallo scadere grida ancora vendetta.
Ilicic 7. Si conferma un lusso per l’Atalanta. Nella prima frazione non lascia il proprio marchio di fabbrica ma si conquista diversi calci di punizione e provoca l’ammonizione di Papastathopoulos. Anche lo sloveno avrebbe sul piede giusto l’occasione per il 2-0, ma, forse, viene tradito da un rimbalzo beffardo.
All.: Gasperini 7. La sua Atalanta non rinuncia a giocare. Mantiene sempre la propria identità indipendentemente dall’avversario incontrato e questo è un ottimo segnale in vista della doppia sfida in casa della Juventus. Per diversi tratti obbliga il Borussiaa chiudersi nella propria metà campo giocando da assoluta padrona del Mapei Stadium, mostrando di avere fame e di non voler interrompere la propria corsa europea. Peccato che poi, a pochi minuti dallo scadere, arrivi la doccia fredda di Schmelzer. Ora sotto con la Juventus.