Ai tre tenori manca l'acuto ma la squadra ha dato tutto

Ai tre tenori manca l'acuto  ma la squadra ha dato tutto
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Una buona prestazione di squadra, giocata in casa della Lazio con il piglio della grande e con una sconfitta maturata negli ultimi minuti per un bel gol di MIlinkovic Savic in anticipo su Djimsiti. Peccato, Atalanta. Peccato davvero: gli applausi del popolo atalantino sono sacrosanti, è arrivata una sconfitta difficile da digerire e condizionata da un errore clamoroso del direttore di gara.

 

 

Gollini 6,5: nel primo tempo è completamente inoperoso, deve solo coprire un paio di tiri che sfilano sul fondo senza creare ansia e per il resto resta a guardare i compagni. Non può nulla sullo stacco di Milinkovic Savic (82’), ma è bravissimo su Correa (86’): lo stesso numero 11 argentino lo fulmina in contropiede al 90’ e la gara finisce.

Masiello 7: primo tempo in cui gioca a destra ma pure a sinistra, viene incredibilmente ammonito al 37’ per un contrasto con Correa, ma la decisione di banti sembra esagerata. Nella ripresa va pure in attacco anche se non riesce ad essere decisivo: bravo comunque, ottima prestazione.

Djimsiti 6: perno centrale e poi vice Toloi fino al riposo, gioca una buona partita e viene penalizzato da Milinkovic-Savic sul gol dell’1-0 che spacca la partita. Peccato davvero.

Palomino 6,5: buonissimo primo tempo in costante anticipo sull’avversario, grande chiusura su Correa al 69’ in angolo e complessivamente un'ottima gara in fase di contenimento.

 

 

Hateboer 6,5: bel duello di corsa con Lulic fino al riposo, prova un paio di volte a scappare sul fondo ma non trova mai lo spunto decisivo. Al 57’ viene letteralmente abbattuto da Lucas Leiva, il giallo sembra perfino poco, soprattutto perché era l’intervento duro numero 779 del numero 6 laziale.

De Roon 7: ottimo primo tempo, colpisce un palo clamoroso al 26’, ma c’era fallo di mano di Bastos (incredibilmente non fischiato) e il resto della sua gara è ottimo per tenuta atletica e solo di poco meno buono in fase di precisione dei passaggi. (84’ Pasalic sv)

Freuler 6,5: tanta corsa ma poca precisione in un paio di occasioni dove serviva essere più svelti e diretti per il compagno. La gara non è la migliore della sua stagione, ma si tratta sempre di una finale e la pressione non è di certo leggera.

Castagne 6,5: buon primo tempo a supporto dell’azione offensiva, al 49’ va vicino al gol del vantaggio su assist di Zapata e anche nell’ultima parte di gara prova a spingere. Esce dopo il gol del vantaggio laziale per Gosens, gara positiva. (84’ Gosens sv)

 

 

Gomez 6,5: inizia bene con un sinistro in corsa (2’), per tutto il primo tempo tiene costantemente in allarme Leiva e al 77’ colpisce anche l’esterno dell’incrocio dei pali da posizione defilata. È l’ultimo a mollare, ci prova pure nel recupero con un paio di conclusioni, ma non c’è più tempo e la Coppa sfuma.

Ilicic 6: subito un paio di stecche mica da ridere di Parolo e Leiva, il tema della prima frazione è semplice: lui sposta la palla e gli altri lo menano. La prestazione è condizionata dal gioco pesante degli avversari, cerca spesso di innescare la manovra, ma non è nella sua miglior serata.

Zapata 6: partita complicata: al 41’ di testa la manda sopra la traversa, al 49’ appoggia un ottimo pallone per Castagne e per il resto lotta come un leone. Serata difficile ma comunque sufficiente. (84’ Barrow sv)

 

 

All. Gasperini 7: presenta in finale una squadra che attacca gli avversari senza nessuna remora, magari la Dea non è la più bella che si è vista in questa stagione ma è di certo una squadra che meriterebbe molto di più. E invece succede qualcosa di scandaloso, la squadra perde e qualcuno ha pure il coraggio di dire che il 2-0 comunque copre tutto. Senza vergogna.

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