Tutti i numeri dell'Atalanta (per raccontare la stagione)

Tutti i numeri dell'Atalanta (per raccontare la stagione)
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Ma voi, i numeri ufficiali dell’Atalanta, li conoscete tutti? La squadra di Gasperini ha chiuso da pochi giorni una stagione epica e noi non ci siamo ancora stancati di guardare e riguardare i numeri di quest'anno. Ce ne sono alcuni che fanno rabbrividire e siccome siamo un po’ matti, ve li raccontiamo. Uno ad uno. Già, perché la Lega Calcio dopo ogni partita ha pubblicato il report statistico del match: li abbiamo raccolti e adesso i dati sono definitivi.

 

 

Oltre 400 tiri, più di 4.000 chilometri percorsi. Durante le 38 partite di campionato la formazione orobica è stata chiamata a restare in campo per 3.614' minuti, di cui 1.922' sono quelli di gioco effettivo. I ragazzi di Gasperini hanno tenuto la palla (quindi il controllo del gioco) per più tempo rispetto agli avversari (982' minuti contro circa 940') con una divisione abbastanza equa tra possesso nella metà campo difensiva e offensiva. I gol fatti sono stati 62, quelli subiti 41 e in generale si può dire che l’Atalanta sia stata una squadra di poco più corretta rispetto alle avversarie: 84 ammonizioni contro le 98 delle altre squadre, 3 espulsioni (Carmona e due volte Kessiè) contro solo una degli avversari. I dati relativi alla propositività e alla pericolosità offensiva sono decisivi per spiegare l’exploit finale. Con 231 tiri in porta e 170 fuori dallo specchio (totale 401) la Dea ha superato nettamente gli avversari, a cui ha lasciato solo 318 conclusioni. Anche il computo delle occasioni da gol racconta di circa 90 occasioni in più per l’Atalanta (314 contro 229), gli assist sono 121 contro 82 e gli angoli 229 contro 176. La Dea è andata in fuorigioco 80 volte mentre gli avversari ci sono finiti solo 65 volte, i falli sono stati 553 quelli fatti e 533 quelli subiti mentre sul piano della corsa il totale dei chilometri percorsi è di 4.049 con una velocità media di 6,78 km/h.

 

 

Gioco, gioco e ancora gioco. Un altro dato che certifica come Gasperini abbia letteralmente ribaltato il modo di vedere il calcio a Bergamo è quello delle azioni manovrate. L’Atalanta in 38 partite ha cercato di costruire gioco 701 volte mentre gli avversari ci sono riusciti solo 651 volte; la situazione si ribalta in tema di lanci lunghi (561 della Dea contro 601 degli avversari) con una precisione di passaggio che è spesso risultata decisiva. Il tecnico degli orobici più volte ha sottolineato come è fondamentale la pulizia della giocata, con 1.293 palle perse a fronte delle 1.353 degli avversari i nerazzurri hanno giocato “meglio” riuscendo anche a recuperare 1.061 volte la sfera contro le 946 in cui sono stati invece gli altri a riuscirci. I passaggi sbagliati sono stati 1.019 (quasi 120 in meno degli avversari, 1.137) con il dato relativo alle parate che conferma la superiorità: Sportiello, Berisha e Gollini sono intervenuti in 117 occasioni mentre l’estremo difensore avversario ha dovuto farlo in 145 occasioni.

 

 

Corsa e sviluppo della manovra: sorprese. Gli ultimi numeri stagionali sono abbastanza sorprendenti se pensiamo alla percezione che la squadra ha lasciato a tifosi e osservatori. L’Atalanta ha spesso dato l’impressione di essere più forte sotto il profilo della corsa e l’intensità applicata conferma tutto (velocità media, seppur di poco, più alta rispetto agli avversari), eppure in termini chilometrici gli uomini di Gasperini hanno corso meno: le squadre che hanno affrontato la Dea hanno fatto 44 chilometri in più. Per mesi abbiamo sottolineato l’importanza di Andrea Petagna nello sviluppo del gioco orobico: il capocannoniere è stato Gomez (che gioca a sinistra) ma grazie anche ai movimenti di Kurtic (spesso trequartista centrale), il bilanciamento offensivo dei nerazzurri dice che la squadra ha attaccato più centralmente (38.66% media gara) che sulla corsia del Papu (32,63%) mentre a destra Conti ha permesso di arrivare ad un ottimo 27.47% di occupazione media del campo.

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