Un altro Sulemana nel mirino dell'Atalanta? Per Lookman nessuna offerta concreta

di Alessandro Giovanni Pagliarini

La nuova Atalanta di Ivan Juric sta iniziando a prendere forma, delineando i primi obiettivi di un mercato estivo che deve ancora entrare nel vivo. L'ultimo nome è quello di Kamaldeen Sulemana: secondo Gianluca Di Marzio ci sarebbero «contatti in corso» tra la Dea e l'ala ghanese del Southampton. Il classe 2002, retrocesso in Championship con i Saints, ha già lavorato con Juric nella scorsa stagione (15 presenze, 2 gol e 2 assist sotto la guida del croato).

A partire da oggi (18 giugno), cercheremo di fare, con cadenza regolare, il punto della situazione. Sulle trattative, ma anche sulle tante - e spesso incontrollate - voci che riempiono il mercato e agitano le giornate estive del tifo nerazzurro. Una specie di "servizio" per fare il punto della situazione e capire dove realmente c'è qualcosa di vero e dove, invece, ci sono solo suggestioni e nulla più.

I nomi accostati alla Dea

Tornando a noi, l'esterno offensivo del Southampton rappresenta un profilo da monitorare, essendo un giocatore molto apprezzato dal nuovo allenatore. Si tratta di uno dei talenti africani più chiacchierati: nel 2021 fu acquistato dal Rennes per 17 milioni di euro, prima di volare in Inghilterra solo un anno e mezzo dopo per una cifra vicina ai 25 milioni. Ora la retrocessione del Southampton potrebbe facilitare l'operazione dal punto di vista economico.

Restano delle suggestioni i profili granata Ricci, Ilic e Gineitis. Per il centrocampista azzurro - come già analizzato nei giorni scorsi - non esistono ancora trattative concrete, ma soltanto un interesse che potrebbe concretizzarsi se dovessero raffreddarsi definitivamente le piste milanesi. Per il serbo, fonti vicine al giocatore parlano di primi sondaggi esplorativi, mentre il lituano è uno dei tanti nomi sul taccuino del ds D'Amico. Qualsiasi operazione a centrocampo, in ogni caso, dipenderà prima da eventuali uscite.

Appare difficilissima, invece, la pista che porta a Leoni del Parma: il classe 2006, seppur apprezzato dai nerazzurri, costa circa 30 milioni. Un investimento poco verosimile per un difensore da parte dei bergamaschi, specie dopo aver appena speso 20 milioni per l'acquisto a titolo definitivo di Kossounou.

Le voci in uscita

Il mercato in entrata dipenderà dalle uscite, ma qui la situazione è in stallo. Ademola Lookman, accostato soprattutto al Napoli e ad altri club europei, non ha ricevuto offerte concrete. La richiesta atalantina, sui 60 milioni di euro, appare superiore alle valutazioni del mercato, rendendo non così inverosimile una sua possibile permanenza (con eventuale rinnovo). Stesso discorso per Ederson: nonostante gli interessamenti di Juventus e Al Hilal, nessuno ha ancora bussato alla porta con proposte ufficiali per il brasiliano.

Anche Mateo Retegui, capocannoniere dell'ultima Serie A, al momento non è considerato in partenza, a meno che qualche club sia disposto a mettere sul piatto cifre importanti. Le voci sul Milan non hanno trovato riscontri, probabilmente per le richieste economiche elevate della Dea. L'obiettivo societario sembra quello di trattenere il numero 32 insieme al rientrante Scamacca, contrariamente alle speculazioni che vedrebbero quest'ultimo vicino alla Roma.

Smentite le voci su Carnesecchi e Bellanova in direzione Premier League: al momento non ci sono piste calde, nonostante il possibile interesse di diversi club inglesi.

Il punto della situazione

A metà giugno, l'unica operazione ufficiale rimane l'acquisto di Kossounou e la cessione definitiva di Musso all'Atletico Madrid. Le cessioni eccellenti, dunque, al momento restano in stand-by, segno di un mercato che deve ancora entrare nel vivo.

La sensazione è che i nerazzurri stiano aspettando il momento giusto per muoversi, forti di una rosa già competitiva e della possibilità di trattenere i big in caso di offerte inadeguate. Nel mentre si cercano un esterno mancino, un secondo portiere e un difensore da rotazioni, che potrebbe essere il giovane Bonfanti, di rientro dal prestito al Pisa.