Un anno di Chei de la Coriera e la grande abbuffata finale

Un anno di Chei de la Coriera e la grande abbuffata finale
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Il rompete le righe di fine stagione è arrivato anche per Chei de la Coriera. Dopo aver organizzato l’unico bus per la vittoriosa trasferta di Genova del 15 maggio scorso, il gruppo di amici atalantini nato sul web ormai 3 anni addietro si è ritrovato sabato 21 maggio presso l’area feste di Tribulina di Scanzorosciate per la cena in compagnia che ha chiuso l’anno "agonistico" 2015/2016. Capitanati dall’immancabile Marco e da Lissa (che nell’occasione ha festeggiato anche il suo 39esimo compleanno) ben 58 tra ragazzi, ragazze, uomini, donne e bambini si sono seduti attorno ad un tavolo brindando alla Dea. Particolare curioso, quasi incredibile: 58 è (quasi) anche il numero di posti disponibili che normalmente Chei de la Coriera mettono a disposizione per ogni bus in partenza al seguito dell’Atalanta. Dunque, anche per la cena organizzata a Tribulina, Marco e Lissa hanno riempito un altro pullman. Potere dell’amicizia.

 

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Chi sono Chei de la Coriera. Di loro abbiamo già parlato molto spesso, ma probabilmente c’è ancora qualcuno che non li conosce. Chei de la Coriera non è né un gruppo ultras né un Club Amici dell’Atalanta, anche se tra i partecipanti più attivi e gli organizzatori ci sono tanti tesserati del Club di Tribulina di Scanzorosciate e del club di San Giovanni Bianco. Nato in collaborazione con atalantini.com ormai tre stagioni fa, il gruppo di Chei de la Coriera raccoglie appassionati atalantini di tutta la provincia (ma non solo) e ha come unico obiettivo quello di organizzare almeno un mezzo (sia un van da 9 o un bus da 56) per ogni partita che l’Atalanta gioca lontano da Bergamo. Gli ultras di Bergamo non vanno in trasferta perché non aderiscono alla tessera del tifoso, e Chei de la Coriera, ogni anno, cercano di migliorare e in questa stagione hanno organizzato ben 18 trasferte sulle 19 di campionato in cui la Dea è scesa in campo. La distinzione con il Centro di Coordinamento Club Amici è netta e l’organizzazione molto semplice ma tremendamente efficace. Fabio si occupa di volantini e definizione dei dettagli, Alessandro è il riferimento per il reperimento dei mezzi, Lissa e Marco raccolgono le adesioni e con l’aiuto di Simone (ma anche di altri amici) gestiscono i bus con tanto di sacchetti merenda a base di pane e salame e lotterie a premi.

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La trasferta a Milano di Chei De La Coriera.

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Da Milano a Palermo, l’idea è vincente. Nel corso della stagione, su 18 trasferte è spesso capitato di dover ricorrere ad un secondo o addirittura ad un terzo bus e considerando che passaparola, Facebook, atalantini.com e WhatsApp sono gli unici mezzi di promozione a disposizione (Il Centro di Coordinamento, quando organizza, si promuove anche su L'Eco di Bergamo e BergamoTv) il risultato è strabiliante. Chei de la Coriera non hanno altra missione che dare un sedile a chi vuol seguire l’Atalanta in compagnia: sia a Milano o a Verona piuttosto che a Palermo, a Frosinone o a Napoli. Il punto più alto della stagione è stata certamente la trasferta di Frosinone. Nata quasi per scherzo, l’idea di andare al Matusa ha ben presto raccolto grandi consensi e i circa 50 posti a disposizione sono stati bruciati con largo anticipo. A Roma con la Lazio e a Napoli, Chei de la Coriera sono arrivati con van e auto private a causa dei pochi partecipanti e a Palermo ci si è organizzati con aereo, camera in B&B e qualche biglietto invito degli sponsor per esserci nonostante la gara a porte chiuse. Senza bisogno di iscrizioni, senza bisogno di anticipi e senza vincoli di nessun tipo, con Chei de la Coriera si è sempre potuto viaggiare in massima libertà, con totale sicurezza e il sorriso sulle labbra.

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La cena di fine stagione. Dopo un’annata su e giù per lo stivale, Chei de la Coriera si sono dunque ritrovati a Tribulina per festeggiare insieme il compleanno del Lissa e per salutarsi prima delle vacanze. Come al solito, l’organizzazione è stata minuziosa e i presenti hanno trovato due primi (casoncelli e pasta al ragù di lepre), polenta taragna, salsiccia, costine e spiedino con patatine serviti al tavolo senza code alle casse o ritardi. Dalle 19.30 fino quasi a mezzanotte, il gruppo ha mangiato e bevuto in un clima di grande divertimento con alcuni fuori programma decisamente curiosi. Lissa (39 anni) e Marco (18 trasferte su 19 al posto di comando) sono stati omaggiati di un paio di maglie celebrative opportunamente preparate per l’occasione; Sara e Luciano hanno visto premiato il loro viaggio da Savona (sì, Savona: sono arrivati a Bergamo apposta per stare in compagnia) con una bicicletta vinta alla tombola e altri amici di San Giovanni Bianco si sono aggiudicati addirittura una carriola (avete letto bene: quella che usano i muratori) piena zeppa di cose buone da mangiare. Al termine della serata, tra baci e abbracci sono arrivati tanti ringraziamenti per l’impegno e la passione da parte di chi organizza ma anche di chi partecipa. E a giudicare dai discorsi che si sentivano, già ci sono idee per la prossima stagione che iniziano a prendere corpo: Fabio, Alessandro, Marco e Lissa non si fermano mai.

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