Il personaggio

Un gol importante, nello stadio che è stato suo: lampi di Zaniolo preziosi per il futuro

Zuccata sul secondo palo ed esultanza sfrenata per il numero 10 della Dea, che ha chiuso la gara da protagonista chiudendo i conti

Un gol importante, nello stadio che è stato suo: lampi di Zaniolo preziosi per il futuro

di Fabio Gennari

Quella zuccata verso il palo lontano, corretta dalla deviazione di Mancini in modo che Svilar non potesse minimamente intervenire, ha scatenato una corsa a perdifiato sotto il settore ospiti occupato dai 300 arrivati da Bergamo.

Nicolò Zaniolo, nella sua Roma, ha segnato il primo gol in campionato con la maglia dell’Atalanta e ha scelto la classica gara dell’ex per timbrare il cartellino. Una giocata importante per il morale e per il futuro, una rete che ha chiuso la sfida esattamente come a Stoccarda. Anche lì, per il 2-0 della Dea.

Al netto di quanto sia pesante per il cammino stagionale dell’ex Galatasaray, il gol è prezioso prima di tutto per il suo morale. Anche a Roma, dentro quello stadio Olimpico che è stato tante volte dalla sua parte e che invece ieri (2 dicembre) lo ha pesantemente fischiato, si è subito capito che il numero 10 della Dea aveva una voglia matta di dimostrare tutto a tutti. La foga, tuttavia, non è mai una buona compagna di viaggio e quindi il rischio di andare fuori giri era alto.

Prima del gol è arrivato un colpo di testa in anticipo su Ederson che era meglio non tentare (corpo sbilanciato e compagno messo meglio) e una giocata (tentata) palla a terra che aveva mandato la sfera sul fondo. Su quell’angolo di Cuadrado, invece, Zaniolo ha scelto bene il tempo dello stacco e il movimento verso il primo palo: zuccata all’indietro, palla che “muore” sul palo lontano e poi esultanza sfrenata sotto il settore ospiti. Un passo alla volta verso il ritorno a un grande livello, un gol per aumentare la fiducia e sentirsi sempre più importante.