Un Ilicic così ci fa sognare Palomino ha visto i fantasmi

Un Ilicic così ci fa sognare Palomino ha visto i fantasmi
Pubblicato:
Aggiornato:

Un Ilicic stellare, una prestazione di squadra da applausi in parte vanificata da qualche errore di troppo in fase difensiva che non rende merito a un risultato che poteva essere molto diverso e che in ogni caso bisogna accettare con entusiasmo e con la consapevolezza di essere una squadra vera. Tremendamente vera.

 

 

Berisha 6: non può fare nulla sul gol di Chiesa così come su quello di Benassi, che passa tra le gambe di Palomino. È bravo al 75’ a uscire su Muriel lanciato a rete, ma incolpevole anche sul terzo gol dello stesso colombiano, visto che l’errore è in avvio di azione.

Toloi 7: buon primo tempo a supporto dell’azione offensiva, prende un giallo molto dubbio che lo costringerà a saltare la gara di ritorno a Bergamo. Nella ripresa è attento a gestire sempre bene le ripartenze dei viola ma alla fine arrivano tre gol ed è difficile dargli un voto più alto.

Mancini 7,5: viene ammonito per un intervento sulla palla che è tra i piedi di Chiesa. Lo stesso attaccante della Fiorentina conferma, ma Giacomelli decide lo stesso per il giallo. Il suo secondo tempo è semplicemente stellare, non sbaglia quasi nulla ed è bravo a gestire molto bene alcune ripartenze decisamente pericolose.

Palomino 5: inizio di gara da applausi, poi al 33’ perde una palla incredibile a centrocampo concedendo il contropiede a Chiesa e, di conseguenza l'1-2. Al 36’ è ancora lui a tenere in gioco Muriel che innesca il 2-2 di Benassi. Mai sicuro anche nella ripresa, quando arriva spesso in ritardo e non riesce a spazzare in modo decisivo quando la palla gli arriva in zona.

Hateboer 6,5: buon primo tempo chiuso da un cartellino giallo fortuito e inesistente (la prende con la faccia) che lo costringerà a saltare la semifinale di ritorno. Gioca un ottimo secondo tempo, perde nel finale una palla suicida che Simeone trasforma in oro colato. Al 93’ ha la palla del 4-3 ma la stampa sulla traversa.

 

 

De Roon 8: buonissimo primo tempo sia in fase di contenimento che al momento di riproporsi in avanti; segna da fuori area un gran gol al 59’ per il 3-2 e, complessivamente, è davvero molto bravo a gestire il traffico nella zona più ingarbugliata del campo senza mai perdere la bussola. Miglior prestazione stagionale.

Pasalic 6,5: incursione magistrale al 18’ e tocco vincente per il 2-0; perde un paio di brutti palloni a centrocampo e su uno di questi mette in difficoltà Palomino, che sbaglia e favorisce il gol dell'1-2 di Chiesa. Si riprende un po’ nella ripresa e nel finale è lui a servire lungo Hateboer che colpisce la traversa di testa.

Castagne 6: dalla sua parte si gioca poco rispetto a quanto la squadra produce sull’out di destra. È attento e cerca di spingere con più continuità nella ripresa, ma alla fine è meno ficcante e continuo di altre occasioni.

Gomez 8: spacca la partita con un tocco delizioso su assist di Ilicic (16’), prende diversi calcioni mica da ridere, eppure per Giacomelli i gialli ai viola non esistono. Grande secondo tempo nella posizione di raccordo tra le linee, esce nel finale per Barrow ma la sua prova è estremamente positiva. (87’ Barrow sv).

Ilicic 9: in assoluto e per distacco il migliore in campo. Al 9’ manda in porta Zapata, all’11’ il suo sinistro deviato da Hugo viene salvato da Lafont in tuffo, ma la magia che regala al 16’ (veronica su Hugo e assist per l’1-0) è semplicemente da applausi. Non contento, al 18’ si ripete servendo Pasalic, che insacca il 2-0. Per tutto il primo tempo è assolutamente immarcabile. Cala un pelo nella ripresa, ma al 90’ è ancora lui a cercare l’incursione in area con il tocco di Ceccherini che lo manda a terra senza che il Var intervenga. La miglior prestazione con la maglia della Dea.

 

 

Zapata 6,5: prima occasione al 9’ su assist di Ilicic. Per tutto il primo tempo fa a sportellate con Ceccherini e Milenkovic e anche nella ripresa è bravo a muoversi nello spazio lottando contro tutti e contribuendo sia in avanti che in copertura con grande ardore: l’angolo da cui nasce il 3-2 lo conquista lui. (84’ Reca sv).

Gasperini 8: la squadra scende in campo con il piglio delle grandi, il pallino del gioco è sempre nelle mani dei nerazzurri e alla fine matura un 3-3 che nell’economia della doppia sfida (considerando anche la clamorosa traversa di Hateboer nel finale) è decisamente prezioso. Gli errori capitano, la superiorità continua e assoluta sotto il profilo del gioco è esaltante e anche se il risultato non è decisivo, la cosa più importante è aver strappato un risultato che permette di giocare il ritorno con due risultati su tre. Avanti mister!

Seguici sui nostri canali