Turno favorevole da sfruttare Poi tanti via con le Nazionali

Turno favorevole da sfruttare Poi tanti via con le Nazionali
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L’ultimo sforzo lontano da Bergamo prima della sosta, la necessità di fare risultato consapevoli che una vittoria sarebbe fondamentale e un gruppo rinfrancato dalle convocazioni in Nazionale che dovrà solo stare attento a non sottovalutare l’avversario. Si chiude la settimana di super lavoro per l’Atalanta di Gasperini: gli orobici saranno di scena a Verona contro l’Hellas (domenica 18, ore 15) e tutto lascia pensare che un successo sia alla portata. Attenzione, però: guai a sbagliare l’approccio sottovalutando i gialloblù.

 

 

Trittico pesante, chiudiamolo con tre punti. La settimana della Dea è stata decisamente atipica. Dopo il doppio rinvio a causa della neve (Juventus) e della morte di Astori (Sampdoria), il calendario si è infittito con le sfide di Bologna, Torino e Verona in rapida successione. Tanti chilometri percorsi con treno e bus a fiaccare solo un pochino il gruppo, che nelle gambe e nella testa viaggia sempre a livelli molto alti. A Bologna si è giocato sono una pioggia battente, a Torino c’è stato il primo assaggio di primavera mentre al Bentegodi sono previsti 8 gradi e una leggera pioggerellina. La squadra di Pecchia lotta nel fondo della classifica; Benevento a parte, il Verona è la peggiore di tutte (22 punti in 27 giornate) con un evidente problema in difesa: i 51 gol subiti certificano il colabrodo di una squadra che a gennaio ha migliorato il suo assetto grazie ad alcuni innesti ma che resta decisamente in difficoltà. I veronesi giocano davanti ad un pubblico molto caldo, i soli due punti che separano la squadra di Pecchia da Spal, Sassuolo e Crotone sono il motivo per gettare il cuore oltre l’ostacolo e la partita si annuncia vibrante.

 

 

Turno importante, ecco tutti gli impegni. L’Atalanta di Gasperini scenderà in campo contro la squadra più in difficoltà dal punto di vista della classifica e, pur con tutte le cautele del caso, è chiaro che questo rappresenta un piccolo vantaggio. La Sampdoria sarà di scena a Marassi contro l’Inter (fischio d’inizio domenica alle ore 12.30) e un altro piccolo vantaggio è quello di poter scendere in campo conoscendo già il risultato dei blucerchiati, distanti solo tre punti da noi: in ogni caso, la Dea sarà spinta anche dai punti conquistati (o persi) dai sampdoriani. Il Milan, dopo la sconfitta di Londra con l’Arsenal, giocherà a San Siro con il Chievo e dopo le recenti sconfitte la squadra di Maran ha la necessità di fermare l’emorragia di punti per allontanarsi dalla zona rossa. L’ultima gara che interessa direttamente l’Atalanta è Torino-Fiorentina: per i viola sarà la seconda senza capitan Astori, tragicamente scomparso due settimane fa a Udine, e per i granata l’ultima chiamata per rientrare nella corsa europea. Se vincesse il Torino (36 punti, andrebbe a 39) o se uscisse un pareggio (la Fiorentina è a quota 38, salirebbe a 39), un eventuale successo atalantino creerebbe un solco molto importante.

 

 

Le chiamate dalle Nazionali: sorridono in molti. Come detto, la sosta della prossima settimana è legata agli impegni delle Nazionali. Ci sono amichevoli di basso profilo e incontri preparatori al Mondiale di Russi, ma quello che conta di più è vedere la grande partecipazione di uomini della Dea in questa tornata di partite. Berisha (Albania), Ilicic (Slovenia), de Roon e Hateboer (Olanda), Cornelius (Danimarca) e Freuler (Svizzera) la prossima settimana non saranno a disposizione del tecnico nerazzurro ma cercheranno nuovi stimoli giocando per il proprio Paese. Tra i giovani ci sono Mancini (Under 21), Bastoni e Melegoni (Under 19, insieme ai Primavera Del Prato e Mallamo) e tanti altri ragazzi nelle selezioni minori, mentre Di Biagio dovrebbe comunicare a ore i suoi convocati per la Nazionale maggiore azzurra: Spinazzola è certo della chiamata, Cristante e Caldara (problemi alla schiena) sono invece in dubbio. Chi rimarrà a lavorare con i compagni a Zingonia è il Papu Gomez: l’Argentina lo segue sempre ma stavolta non è arrivata la chiamata e dunque tocca a lui invertire la tendenza alzando il livello delle prestazioni.

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