Una delle sfide di Juric è cambiare: la Dea che conosciamo può giocare diversamente?
Il mister croato parte dal lavoro fatto dal Gasp, ma è chiamato a inserire le sue varianti e a proporre delle soluzioni nuove per crescere

di Fabio Gennari
C'è un punto di vista che, analizzando ciò che l'Atalanta conosciuta negli ultimi nove anni ha messo in mostra, svela una delle sfide più interessanti che attendono il nuovo allenatore della Dea, Ivan Juric. Qualcosa di nuovo per lui, principalmente perché non ha mai lavorato con una rosa così forte che giocherà la Champions. Si tratta della possibilità di mostrare, in certe partite e soprattutto in casa, un modo diverso si stare in campo rispetto a quello che abbiamo visto con Gasperini.
Che la squadra orobica sia capace di andare su ogni campo e giocare con personalità, cercando di fare tanti gol e provando a prenderne pochi (riuscendoci, per la verità, molto più di quanto non sia la percezione dall'esterno) è risaputo.
Ma spesso, contro squadre chiuse e soprattutto in casa, è mancata quella svolta tattica in grado di ribaltare l'inerzia del match. Non è capitato spesso, va detto, ma in quelle circostanze, in particolare nell'ultima stagione, qualcosa è mancato. E chissà cosa saprà fare il nuovo tecnico con un gruppo ormai completamente in controllo del "vecchio gioco".
L'Atalanta ha una sua impronta ben consolidata, la scelta di Juric (pur con le sue particolarità tattiche) va nel senso della continuità e quindi si può pensare che un bel pezzo del lavoro sia già fatto. L'inserimento di alcune varianti, la capacità di affrontare diversamente squadre che pensano prima di tutto a non farti giocare (quante ne abbiamo viste a Bergamo?) e, magari, anche lo studio di moduli diversi per sorprendere l'avversario sono tutti spunti di interesse con cui osservare il lavoro del nuovo mister.
Siamo sicuri che Juric non rompera' il giocattolo?.... per me ha fatto benino solo a Verona.... vediamo
D'accordo con Maurizio. Al netto che ovviamente la rosa deve restare quella attuale, mi auguro due cose soprattutto: marcatura ad uomo sulle palle inattive( quanti punti sprecati anche nell'ultima stagione) e maggiore ricorso al tiro da fuori area,non siamo il city che deve andare in porta col pallone dopo 3000 tocchi, sulemana in tak senso ottima risorsa
La cosa più importante tatticamente per la prossima stagione è non toccare nulla. I giocatori sono insieme da anni e sanno cosa fare. C'è solo da affinare le palle inattive offensive/difensive e usare i tiratori nelle partite chiuse. Quello che funziona si può migliorare ma non si deve rompere.