Una settimana a Clusone, pieno d'entusiasmo per la Dea: che belli gli allenamenti a porte aperte!
La campagna abbonamenti lo aveva fatto capire: a Bergamo l'amore per la Dea è sempre molto forte. E in Val Seriana si è visto
di Fabio Gennari
Qualcosa di grande ed emozionante, negli otto giorni di ritiro nerazzurro a Clusone e Castione della Presolana, è successo. Parliamo dell'abbraccio della gente, di una passione che nelle amichevoli (sempre oltre duemila persone presenti) e negli allenamenti (centinaia i tifosi accorsi al campo per le sedute pomeridiane aperte a tutti) si è sentita sulla pelle. Chi conosce cosa significhi l'Atalanta per i suoi tifosi, capisce perfettamente di cosa stiamo parlando.
In hotel o al campo, prima di iniziare il lavoro quando arrivavano i pulmini e dopo la doccia finale mentre la squadra lasciava il centro sportivo, le scene erano sempre le stesse. Giocatori chiamati per nome (con Okoli quasi sempre scambiato per Zapata), applausi e sorrisi. Dai tifosi ma anche dai giocatori. Ed è questo l'aspetto forse più importante. Koopmeiners, Freuler e Palomino lo hanno sottolineato nelle interviste: sudare sentendo le braccia, la voce e il cuore della tua gente che ti spinge è una cosa particolare. Un'emozione nuova dopo due anni in cui tutto si svolgeva nel silenzio, causa Covid, di Zingonia.
E a proposito di Zingonia: la speranza di molti è che anche al Centro Bortolotti ci sia la possibilità di seguire gli allenamenti. Per le partite magari è più complicato considerando anche i problemi di ordine pubblico, ma le sedute di lavoro del pomeriggio perché non aprirle alla voglia dei tifosi di abbracciare dalla tribuna i propri beniamini? Al Centro Bortolotti, vicino al campo centrale, ci sono posti in tribuna a disposizione di chi vuole seguire gli allenamenti sui seggiolini nerazzurri. Non sappiamo se ci sono limitazioni particolari per l'ingresso, ma se anche ce ne fossero e potessero entrare, ad esempio, solo 100-150 persone, perché non aprire i cancelli?
Se su un totale di quattro o cinque allenamenti pomeridiani della settimana, ce ne fossero un paio aperti al pubblico tutti sarebbero felici. I tifosi che arrivano, i giocatori che sudano e la società che ritornerebbe ad avere la sua gente a contatto con la squadra e con il tecnico. L'Atalanta non è mai stata solo un risultato sul tabellone alla domenica, è molto di più. Qualcosa che chi la conosce, la vive e la sente sulla pelle capisce perfettamente. Questi giorni a Clusone lanciano un segnale forte. Un vecchio striscione recitava: "Uniti, non ci può fermare niente". Quanta verità!