L'editoriale di Xavier Jacobelli

Un'Atalanta infinita. E proprio per questo l'8 dicembre può battere il Villarreal

La grandezza di una squadra veramente europea si riconosce dalla capacità di reagire agli episodi negativi e di pareggiare una partita così

Un'Atalanta infinita. E proprio per questo l'8 dicembre può battere il Villarreal
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di Xavier Jacobelli

Una partita così, ce la ricorderemo per un bel po’. Due volte in vantaggio, due volte raggiunti, poi superati, infine capaci di pareggiare all’ultimo respiro grazie alla prodezza di un fenomeno a nome Luis Muriel e alla paratona di un portiere a nome Juan Musso. Muriel ha fatto una cosa pazzesca: quanti giocatori conoscete capaci di entrare in campo, calciare una punizione a freddo e di segnare un gol che, alla fine della, potrebbe valere gli ottavi della Champions League?

Certo, l’8 dicembre a Bergamo bisognerà battere il Villarreal: la classifica del Gruppo F dice che non ci sono alternative, ma questa irriducibile, infinita Dea può farcela. A Berna è stata più forte anche di Ngamaleu, che ha inverecondamente abbattuto Zappacosta, sino a quel momento fra migliori in assoluto e doveva essere cacciato dal pessimo arbitro Siebert, uno che prima non aveva visto il rigore netto su Pasalic, falciato da Lauper. L’Atalanta è stata più forte anche del tedesco che ha tollerato i fabbri marchiati Young Boys, autori di falli e fallacci rimasti impuniti.

La grandezza di una squadra veramente europea si riconosce dalla capacità di reagire agli episodi negativi e di pareggiare una partita che sembrava vinta e, invece, ha rischiato di essere persa. Ecco perché, l’8 dicembre, al Gewiss Stadium contro una signora avversaria, l’Atalanta potrà farcela. Sarà sospinta anche dal tifo infernale della sua gente: i 1.800 bergamaschi al Wankdorf Stadion sembravano dieci volte tanto. Buon segno.

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