Uno per convincere, l'altro per riaffermarsi: Ederson e Muriel osservati speciali
Nelle prime giornate, per motivi diversi, il brasiliano e il colombiano non hanno fatto vedere tutto il loro potenziale: il momento è ora
di Fabio Gennari
Inutile girarci attorno: nella splendida Atalanta che comanda la classifica di Serie A non abbiamo ancora visto gli attaccanti al top. Due di questi, Ederson (stabilmente utilizzato nella parte avanzata del campo) e Muriel, durante la sosta hanno lavorato senza intoppi a Zingonia e nelle prossime otto partite ci si aspetta da loro una crescita importante. Attenzione, qui non si tratta di spazio in campo, visto che Ederson ha già collezionato cinque presenze su cinque da quando è tornato disponibile e lo stesso numero di partite le ha disputate Muriel. Il problema non è la quantità, ma la qualità.
Sul talento di Ederson ci sono pochi dubbi, ha gamba e un ottimo piede, ma non lo abbiamo ancora visto essere decisivo. A parte il secondo tempo di Verona, dove nel 4-2-3-1 ha giocato sotto la punta e si è inserito sempre molto bene, nelle altre gare è spesso stato impiegato o da attaccante allargato o nella coppia di giocatori a sostegno del centravanti in un 3-4-2-1 più coperto. Generosità e spirito di sacrificio non sono mancati, per convincere però serve quel salto in avanti in più che probabilmente è legato, in primo luogo, alla condizione atletica: Ederson, classe 1999, sembra il classico giocatore che per rendere al massimo deve state molto bene.
Di Muriel, invece, ormai si dice e si scrive molto da mesi. È evidente che la sua involuzione sia iniziata in questo 2022 e la speranza è che possa esserci un colpo di coda nelle prossime otto partite per poi ragionare sul mercato di gennaio. Lui e Zapata, soprattutto se il numero 91 continuerà ad aver bisogno di tanto tempo per tornare dopo uno stop muscolare, sono elementi di valore ma che vanno ben pesati all'interno di un gruppo dove i giovani vanno forte e in cui i più esperti, per fare ancora la differenza, hanno bisogno di fare qualcosa di grande. Se a Muriel torneranno a riuscire i colpi che gli abbiamo visto fare, il problema è risolto. Altrimenti la questione andrà affrontata, con grande franchezza e pensando al futuro della Dea.