Urlo Dea, la terza meraviglia è compiuta: Genoa-Atalanta 3-4, è ancora Champions!
Nonostante un secondo tempo non brillante, i nerazzurri conquistano tre punti fondamentali e accedono matematicamente al massimo torneo continentale
di Fabio Gennari
Signore e signori, tutti in piedi: la meraviglia si è compiuta. Per la terza volta consecutiva l’Atalanta di Gasperini conquista la qualificazione alla Champions League. I nerazzurri vincono, con qualche patema d’animo di troppo nel finale, per 4-3 sul campo del Genoa e a quota 78 punti conquistano aritmeticamente l’accesso al torneo più importante del mondo. Per la Dea segnano Zapata, Malinovskyi, Gosens e Pasalic, il Genoa accorcia con Shomudorov (doppietta) e il rigore di Pandev; il risultato alla fine è giusto e premia un percorso clamoroso che domenica prossima, contro il Milan, merita la sublimazione del secondo posto. Non è mai successo nella storia.
Tre i cambi per Gasperini rispetto alla gara di mercoledì con il Benevento: Toloi e Djimsiti affiancano Romero in difesa, mentre Miranchuk torna titolare dopo la gara di Verona dello scorso 21 marzo e completa il tridente con gli intoccabili Malinovskyi e Zapata. Nel Genoa grande rivoluzione: Ballardini manda in campo quasi tutti i giocatori poco impiegati, con la coppia d’attacco Pjaca-Destro in avanti e gli ex Radovanovic, Melegoni e Masiello in campo dall’inizio. Giornata fresca a Genova, cielo coperto e terreno in buone condizioni.
I circa 500 tifosi del Genoa all’esterno del Ferraris fanno un bel baccano e il Genoa nei primi 3’ minuti di gioco va due volte vicino al gol. Prima con Melegoni, che su assist di Rovella in campo aperto spara su Gollini (2’, palla in angolo), poi sul corner successivo con Masiello, che cerca fortuna ma il suo destro da dentro l’area di rigore sbatte sul palo esterno e finisce sul fondo. La prima frazione di gioco dei padroni di casa è tutta qui, l’Atalanta al 9’ passa infatti in vantaggio con Zapata (assist di Malinovskyi) e da quel momento la gara finisce.
Gli ospiti sono nettamente superiori, le altre due reti sono di Malinovskyi (26’, assist di Zapata con controllo Var sul cross del colombiano con palla buona di un soffio) e Gosens (44’, azione Malinovskyi-Hateboer). Al riposo, il 3-0 per i bergamaschi è giusto e la pratica è chiusa con larghissimo anticipo, come più o meno ipotizzato da tutti alla vigilia. Durante l’intervallo, tutti i colleghi di Genova si dividono tra le scelte (troppo morbide) di Ballardini e la forza (troppo netta) dei ragazzi di Gasperini.
La formazione bergamasca rientra però in campo un po' svagata. Gli ingressi di Pasalic e Pessina con Miranchuk centravanti (fuori Zapata e Freuler) cambiano qualche equilibrio e al 49’ è un errore di Djimsiti a liberare Shomudorov la tiro per il gol un po’ a sorpresa dell’1-3. Passano appena 120 secondi, però, e una bella azione in ripartenza manda Pasalic in gol (1-4, assist di Miranchuk ancora decisivo) e ristabilisce le distanze.
A questo punto Gasperini manda in campo Lammers per Malinovskyi e risparmia minuti preziosi in vista di mercoledì. Al 67’ arriva però una deviazione sfortunata con il braccio di Gosens, che regala il 2-4 a Pandev (anche qui serve il controllo Var) e nel finale un altro errore banale in fase di disimpegno (stavolta di Pessina) regala a Shomudorov il 3-4, che al 85’ mette un pizzico di ansia a un finale di gara che doveva essere estremamente più tranquillo. Alla fine, il triplice fischio di Marinelli manda in paradiso la Dea: per il terzo anno consecutivo sarà Champione e adesso con il Milan c’è “solo” da conquistare il secondo posto. Mamma mia, che squadra da urlo! Con i suoi pregi (enormi) e i suoi pochi difetti.
Genoa-Atalanta 3-4
Reti: 9’ Zapata (A), 26’ Malinovskyi (A), 44’ Gosens(A), 48’ e 85’ Shomudorov(G), 51’ Pasalic (A), 67’ Rig. Pandev (G)
Genoa (3-5-2): Marchetti, Onguene, Radovanovic, Masiello, Ghiglione (58’ Portanova), Rovella, Zajc (46’ Caso), Melegoni (79 Eyango), Cassata (46’ Shomurodov), Pjaca, Destro (46’ Pandev). All. Ballardini.
Atalanta (3-4-1-2): Gollini, Toloi, Romero, Djimsiti, Hateboer, de Roon, Freuler (46’ Pessina), Gosens (76’ Palomino), Miranchuk (89’ Muriel), Malinovskyi (58’ Lammers), Zapata (46’ Pasalic). All. Gasperini
Arbitro: Marinelli di Tivoli (Dei Giudici e Pagnotta; Giua; Banti e Cecconi)
Ammoniti: 62’ Djimsiti (A), 71’ Toloi (A), 88’ Rovella (G)