Vacanze finite, adesso filotto: a Bergamo (e non solo) c'è grande voglia di calcio vero
Passate le feste e la distrazione della Supercoppa araba, l'11 gennaio si torna a seguire la Dea da vicino. Una cosa che riempie il cuore ai tifosi
di Fabio Gennari
Da Roma a Udine, con in mezzo la "sosta" per la Supercoppa Italiana che ha preso pochissimo spazio nella mente e nel cuore di chi mangia davvero pane e "fubal".
L'Atalanta è tornata ad allenarsi ieri (6 gennaio) dopo il mini-riposo concesso da Gasperini al rientro dall'Arabia Saudita e tra i tifosi la voglia di rivedere all'opera da vicino i nerazzurri è fortissima. Succederà a Udine sabato 11 gennaio (fischio d'inizio ore 15) per la prima gara delle sette che nei prossimi 21 giorni vedranno impegnata la Dea.
Diciamocelo, con grande franchezza: meno male che si torna in campo. Tra un panettone e l'altro, dopo giorni difficilissimi per la gestione del girovita, è il momento di correre. Qualcosa che fa bene al corpo (se lo fate davvero) e alla mente per chi è calcisticamente - ma soprattutto atalantinamente - in astinenza da campo, fango e tacchetti. Classifica, punti, gol, rigori e tutto il resto sono un contorno per chi l'adrenalina da stadio la attende senza soluzione di continuità.
La partita allo stadio è qualcosa che non si può spiegare, va vissuta. E chi le vive sui gradoni (anche se ormai non ci sono più) capisce perfettamente perché parliamo di "vacanze finite". L'Atalanta in Arabia non appassiona, meglio una sana e chilometrica sfacchinata fino a Udine per vedere da vicino i nerazzurri battagliare. Prepararsi al doppio confronto con Juventus e Napoli. Magari riprendersi la vetta. Questo è il calcio che piace a noi, questo è il nostro calcio.