Velocità, senso della posizione e letture difensive: l'importanza di Kossounou
Senza tre difensori centrali di ruolo, il numero 3 ex Bayer Leverkusen è chiamato a una partita importante per Gasperini (e non solo)
di Fabio Gennari
Ripensando alla gara di agosto, anche se si trattava di un'amichevole con gambe e carichi di lavoro molto diversi, Parma-Atalanta è una partita che nasconde tante insidie difensive per la formazione nerazzurra.
Con Man e Bonny, in attacco i padroni di casa hanno soluzioni tecniche in velocità molto interessanti, ma la Dea, grazie anche all'impiego di Kossounou da braccetto, può fare molto meglio rispetto a quanto fatto in estate (quando prese ben quattro gol).
L'ivoriano ha già fatto vedere di non avere nessun timore a giocare palla e proporsi in avanti. Alcune chiusure difensive hanno confermato come si sia di fronte a un grande atleta anche molto attento nelle giocate in profondità degli avversari: la velocità non gli manca, ma è tutto un po' meno complicato se ti trovi a leggere bene certe situazioni di gioco e quindi ad anticipare giocata e movimento.
Se ci sarà de Roon a completare il terzetto difensivo con Hien e Kossounou, l'Atalanta avrà caratteristiche diverse nei tre difensori, ma anche doti che molto bene si completano grazie al rendimento costante del centrocampista olandese e alla straordinaria continuità che in questa stagione lo svedese sta mettendo in campo. Kolasinac e Djimsiti possono recuperare senza assilli, l'importante è che tornino al cento per cento per dare una mano ai compagni.