Gasperini dopo la vittoria sul Parma: «Siamo mentalmente forti. Qui ho tutti titolari»
Il tecnico è raggiante: «Adesso abbiamo un buon margine sulle squadre dietro. Kulusevski? Deve crescere ancora».
Dopo il secondo 5-0 a breve distanza da quello rifilato al Milan, è ovviamente raggiante Gian Piero Gasperini: «Era importante vincere per la classifica, ora c’è un buono spazio con quelli dietro. Poi, nel campionato italiano, questi risultati non sono frequenti e vincere così significa che la squadra approccia bene le gare, con tecnica e qualità. Ora non ci resta altro che continuare su questa strada perché c’è la potenzialità per ripetersi anche nel girone di ritorno e poter dare continuità all’Europa che per me è la cosa più importante».
L’attenzione si sposta poi su Robin Gosens, ancora a segno, e sul rientrante Zapata: «Robin è un giocatore da squadra importante ed è cresciuto parecchio, come tutti. Noi non segniamo più su punizione o su palla inattiva, ma la qualità dei gol è alta ed è frutto del lavoro di squadra. Poi siamo pochi, ma a me va bene così perché sono tutti titolari. Oggi siamo una squadra forte, anche mentalmente. Zapata? È un elemento importante, la sua assenza qualcosa ci ha tolto e qualche volta sarebbe stato meglio averlo. Ora mi auguro che nel girone di ritorno non ci siano più infortuni di una certa gravità. Ci sarà sempre l’acciacco, ma questo fa parte del gioco».
Osservando la classifica, sono 34 i punti dei nerazzurri. Ma trapela un po’ di rammarico per qualche punto lasciato per strada: «Bologna è stata eclatante, perché nonostante le assenze pesanti abbiamo avuto occasioni notevoli, ma nell’arco della stagione non tutto fila per il verso giusto. A oggi abbiamo 34 punti, che non sono pochi considerando la Champions League e il fatto di aver disputato le prime sei gare fuori casa».
Infine, un breve commento su Kulusevski e sulla difesa, che ha chiuso ancora imbattuta: «Credo che Dejan sia potenzialmente un giocatore importante anche per la Juventus. Ha qualità atletiche che pochi hanno, ma deve crescere sotto qualche aspetto tecnico. È un giocatore che non ha ancora un ruolo e i bianconeri hanno fatto un investimento. L’Atalanta ha fatto bene a darlo al Parma perché qui avrebbe giocato meno. Ma la società ci credeva e ci crede molto, altrimenti non l’avrebbe prestato al Parma senza riscatto. Difesa? Non è facile quando te la vedi con gente come Toloi, Palomino o Djimsiti. All’inizio della stagione prendevamo troppi gol strani in un contesto di prestazioni buone. Adesso abbiamo la giusta concentrazione».