Zapata una forza della natura Ma Gasp è il re Mida del calcio

Zapata una forza della natura Ma Gasp è il re Mida del calcio
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Il ciclone Zapata, tante buonissime prestazioni e un allenatore che ormai ha insegnato alla sua squadra a giocare senza nessuna differenza contro tutte le squadre. Questa Atalanta è un piacere per gli occhi degli amanti del bel calcio, anche senza uno come Freuler e in una giornata meno brillante del solito di Ilicic i nerazzurri creano un sacco di azioni da gol e i voti sono ottimi per tutti.

 

 

Berisha sv: primo tempo assolutamente tranquillo (l’unica conclusione di Campbel al 24’ era in fuorigioco). Si vede al 59’ per la prima volta quando alza in angolo una bella iniziativa di Pinamonti. Per il resto, pochissimo altro da segnalare.

Toloi 6,5: giornata di ordinaria amministrazione in pieno controllo della situazione, stoppa tutti quelli che arrivano dalle sue parti e si concede anche qualche sortita offensiva da cui un paio di pericolo nasce.

Djimsiti 7: primo tempo in pieno controllo della situazione, apre la ripresa con la percussione da applausi che innesca Zapata e favorisce il tris. Gioca al posto di Palomino e non sfigura, si conferma elemento di grandissimo affidamento. (82’ Reca sv: esordio assoluto in serie A)

Mancini 7: pronti, via e insacca di testa il quinto gol in campionato (sesto stagionale) su assist di Pasalic (11’), nel primo tempo è il più bravo dietro e nella seconda parte di gara è sempre sul pezzo sbagliando pochissimi palloni.

 

 

Hateboer 6,5: buona torre per Zapata al 7’, non piace molto per continuità d’azione ma ha comunque il merito di servire di testa la palla al compagno colombiano per il gol del 4-0 al 64’. Cresce nel finale e strappa la sufficienza piena.

Pasalic 7: parte benissimo, suo l’assist per Mancini da cui nasce il vantaggio e suo anche il colpo di testa al 36’ messo in angolo da Sportiello (36’). Chiude il primo tempo con l’assist per Zapata che vale il raddoppio, esce dopo un’ora per Pessina e si merita comunque un bel voto in pagella. A questi ritmi, gara molto positiva. (60’ Pessina 6,5: buona intensità in un centrocampo completamente controllato dalla formazione orobica).

De Roon 7: buon rientro dopo l’infortunio di Genova, gioca senza grandi difficoltà contro il centrocampo (poverissimo tecnicamente) del Frosinone e ne esce a testa alta. Lascia il campo a Kulusevki con il risultato in ghiaccio, gara positiva. (72’ Kulusevki 6,5: entra con ottimo piglio, cerca il tiro e si fa vedere anche in fase di copertura. È un 2000 decisamente interessante).

Castagne 6,5: gioca ancora da titolare a sinistra e il risultato è sempre molto positivo, soldatino importante e decisamente prezioso nel gruppo degli orobici.

 

 

Gomez 7: in quella posizione è difficilmente controllabile per le squadre di un certo livello, figuriamoci per il Frosinone dimesso di giornata. Controlla le operazioni, cerca anche fortuna con un gran destro da fuori area e complessivamente è bravo a restare sempre dentro la partita.

Ilicic 6,5: prima iniziativa degna del suo nome al minuto 44’ (l’azione da cui nasce il raddoppio), al 69’ cerca il sinistro a giro sul palo più lontano mancando di poco la porta e nel finale cerca pure con due destri ad incrociare di aggiornare il totale dei gol segnati. Non ci riesce, pazienza e testa alla Roma.

Zapata 9,5: un po’ in ombra nel primo tempo, si vede al tiro per la prima volta al 37’ quando Sportiello libera l’area dal suo destro ravvicinato e al 44’ segna di testa la rete che manda le squadre al riposo sul 2-0. Apre la ripresa con il gol del 3-0 (47’), al 64’ insacca la tripletta su assist di Hateboer e al 74’ esagera grazie a Pessina (74’). Semplicemente DEVASTANTE.

 

 

 

All. Gasperini 8,5: senza Freuler e con un primo tempo giocato un po’ sotto ritmo, l’Atalanta vince con pieno merito segnando per la terza volta in campionato almeno 5 gol in trasferta. La sensazione di controllo del match è totale, chiude con un paio di esperimenti e la testa è già al prossimo impegno contro la Roma. Avanti Mister, prima della Juve agguantiamo il quarto posto.

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