Finalmente ecco Zukanovic E Sportiello resta nerazzurro
Il benvenuto a Zukanovic e la smentita circa la trattativa Sportiello-Napoli. Nel ritiro di Castione della Presolana il direttore tecnico nerazzurro Giovanni Sartori ha presentato l’ultimo arrivato alla corte del tecnico Gian Piero Gasperini e ha colto l’occasione per fare il punto sul mercato orobico: Sportiello, Ricci, Quaison e molto altro per chiarire che l’Atalanta è sempre al lavoro ma che non ci sono annunci imminenti.
Benvenuto Zukanovic. «Abbiamo preso il miglior difensore centrale mancino della Serie A che potevamo acquistare – esordisce Sartori – e siamo molto contenti. Lo avevo scelto quando ero al Chievo Verona, ma il mio passaggio all’Atalanta non ci permise di lavorare insieme. Adesso ci ritroviamo e sono convinto che a Bergamo possa fare molto bene. Arriva in prestito con diritto di riscatto. A Verona Maran lo ha fatto crescere schierandolo anche come terzino e penso che per la difesa a 3 sia l’ideale». Maglia numero 6 sulle spalle, eredità pesante di Gianpaolo Bellini, Zukanovic è tanto pacato nelle dichiarazioni, l'opposto del giocatore fisico e arcigno che si vede in campo: «Sono felice di questa nuova esperienza, quando ho saputo che potevo venire a Bergamo mi sono un po’ informato da Kurtic e soprattutto Paloschi e ho avuto solo impressioni positive. Quando poi ho visto il centro Sportivo di Zingonia sono rimasto impressionato. Non si trovano strutture simili in molte realtà e quindi la scelta è stata semplice. Vengo per fare il massimo e per giocare con continuità. Ho parlato con Gasperini e mi vuole impostare nel ruolo di centrale di sinistra. Sono a disposizione, penso solo a fare del mio meglio».
Dalla Roma all’Atalanta, qualcosa cambierà. «Nella capitale ho avuto la possibilità di giocare anche la Champions League, ero in campo a Madrid contro il Real. Complessivamente, però, cercavo continuità, nella mia carriera sono sempre stato abituato a giocare e la mia scelta è legata anche a questa possibilità. Ho lavorato bene nel ritiro di Pinzolo con la Roma, da un paio di giorni sono fermo per una semplice botta ma non ci sono problemi. Non vedo l’ora di allenarmi con i nuovi compagni. La mia storia? Sapete tutti che in Bosnia c’è stata una guerra durata 5 anni. Con la mia famiglia siamo scappati e ho visto anche cose brutte. Sono lontano da casa da quanto ho 17-18 anni, quello che ho passato fa parte della mia vita e ora penso solo al futuro e al campionato con la Dea».
Sartori su Sportiello: è incedibile. Dopo le parole di Zukanovic, ha preso nuovamente la parola il direttore tecnico atalantino e le sue precisazioni sono importanti: «Da questa mattina mi tempestano di telefonate da Napoli, ma devo smentire categoricamente: Giuntoli, ds dei partenopei, conosce bene Sportiello perché lo aveva al Carpi. Il giocatore piace, ma il Napoli non ce lo ha mai chiesto e noi non vogliamo cederlo. Non c’è trattativa, non c’è nulla. Sportiello resta all’Atalanta». Chiarita la posizione di Sportiello, Sartori ha parlato anche di Ricci e Quaison: «L’esterno del Palermo ci è stato proposto nella trattativa Cigarini, ma non eravamo interessati a quel tipo di contropartita: volevamo solo soldi, che sono arrivati dalla Sampdoria. È un giocatore interessante, ma per adesso non c’è nulla. Si parla anche di Ricci, i nomi sono tanti, ma posso solo confermare che lì davanti un paio di giocatori sugli esterni arriveranno. Siamo vigili e se ci sono occasioni le prendiamo al volo ma credo che fino a Ferragosto il mercato non subirà impennate». Oltre ai due esterni, ci sono altri ruoli che necessitano di intervento? «Direi di no. A parte i due esterni per tutti gli altri vale il concetto che se esce uno entra un altro. Numericamente in mezzo al campo siamo a posto anche senza Cigarini, dietro è lo stesso discorso e ad esempio non abbiamo ricevuto nessuna richiesta dal Pescara per Stendardo. In generale sono contento di come stanno andando le cose. Dissi che Paloschi era il miglior centravanti che potevamo prendere e lo ribadisco: chi cerca una punta in questo momento, è in difficoltà. Bisogna sempre stare sul pezzo ma le operazioni che stiamo facendo mi soddisfano».