Nuovo spazio espositivo a Bergamo: "Sanbe15/C". In mostra Andrea Maffioletti
È stato ideato e curato da Paola Amadeo e Francesca Parisi per diffondere l'arte e avvicinare il linguaggio contemporaneo ai cittadini e al territorio

In via San Bernardino, a Bergamo, l'arte si prende il suo spazio con un nuovo progetto: Sanbe15/C gallery, un nuovo luogo capace di accogliere visioni, racconti, tracce dell'essere umano. Lo spazio è stato ideato e curato da Paola Amadeo e Francesca Parisi con l'obiettivo di diffondere l'arte per avvicinare il linguaggio contemporaneo alle persone, al territorio, alla quotidianità.
Uno «spazio narratore»
Le due curatrici spiegano: «Abbiamo voluto creare uno spazio che possa diventare un narratore di esperienze diverse: artisti affermati, giovani emergenti, ma anche appassionati che, pur non avendo fatto dell'arte una professione, continuano a esprimersi con autenticità attraverso lavori interessanti. Un luogo di incontro e visibilità per chi fa dell’arte il proprio linguaggio».
Anche residenze artistiche
Sanbe15/C gallery si configura quindi come un concetto aperto, tradotto in uno spazio raccolto ed essenziale, situato in una delle aree più storiche della città. Il nome stesso, ispirato a via San Bernardino, riflette il forte legame con il territorio e l'impegno nel valorizzare il potenziale culturale della zona. A rendere tutto più vivo è la relazione con Sanbe17, loft house collocata nello stesso edificio, pensata per accogliere in futuro residenze artistiche e favorire la creazione di opere site specific strettamente legate alla città.

Paola Amadeo e Francesca Parisi con l'artista Andrea Maffioletti


La mostra inaugurale
Ad aprire questo percorso è la mostra (dal 15 maggio al 21 giugno) Il ricordo del tempo di Andrea Maffioletti, artista visivo bergamasco, co-fondatore del collettivo Yøwp – Your Own Way to Paint, dal 2021, luogo di produzione artistica e sperimentazione. Maffioletti lavora con olio e carboncino, materiali che gli permettono di esplorare l'ambiguità tra luce e ombra, pieno e vuoto. La sua pittura è fatta di strati, di sottrazioni, di gesti rallentati e profondi: un'azione pittorica meditativa, che restituisce al volto umano una dimensione poetica e non descrittiva.
In questa mostra, Il ricordo del tempo, presenta una serie di opere pittoriche inedite, in cui il tempo non è solo tema, ma materia stessa della rappresentazione. Volti sfuggenti, appena percettibili, sembrano emergere da una memoria profonda, come immagini trattenute sulla soglia dell'oblio. Il ricordo diventa l'elemento che deforma e insieme preserva, trasforma e restituisce. Le opere sono silenziose ma vibranti, intime e universali, come frammenti di storie non dette che ognuno può riconoscere come proprie.