A Bergamo, nella giornata di ieri (giovedì 9 ottobre), si è registrata una concentrazione di Pm10 pari a 57 microg/mc. Non il valore più elevato in Lombardia, ma abbastanza da accendere le luci rosse del sistema di monitoraggio di Arpa.
I dati (sconfortanti) della Lombardia
Per Milano, Monza e Pavia, secondo i dati di Arpa Lombardia, ieri e stato il secondo giorno con polveri sopra i limiti. Alla centralina di Milano Marche ieri e stato il 38mo giorno di superamento delle soglie di smog da inizio anno, e si e toccata una concentrazione di Pm10 pari a 82 microg/mc.
A Monza Machiavelli ci si e attestati a 69 e a Pavia a 66, tutti valori ben al di sopra della soglia di legge pari a 50 microgrammi/mc. Nel corso della giornata di smog le luci rosse del cruscotto del sistema di monitoraggio di Arpa si sono accese anche per Lodi (66 microgrammi), Bergamo (57), Brescia (53), Como e Varese (entrambe a 51 microgrammi/mc).
A essere colpiti anche molti centri minori, tra la fascia Pedemontana e la media pianura, come a Meda (Mb, 77 microgrammi), Magenta (Mi, 70), Crema (Cr, 68), Cassano d’Adda (Mi, 65) e Codogno (Lo, 63).
«Supporto istituzionale alle nuove autostrade lombarde»
A giudicare dalla distribuzione territoriale dei superamenti, sovrapponibile alla mappa delle citta e delle grandi direttive stradali, e dovendo escludere il riscaldamento domestico, l’indiziato principale di questo primo episodio di grave inquinamento atmosferico è senza dubbio il traffico veicolare, si legge nel rapporto di Legambiente.
La situazione, prosegue, appare destinata a peggiorare: con l’avvio dei riscaldamenti una volta scese le temperature, con il blocco dei diesel euro5 rinviato a data da destinarsi. «Impossibile non rilevare la timidezza fuori dalla storia con cui le città italiane, lombarde in modo speciale, affrontano misure di pedonalizzazione e sostegno alla mobilità attiva, per non parlare del contagocce con cui si affrontano gli investimenti nel trasporto collettivo», è la critica di Legambiente.
«Impossibile non rilevare, per contro, la generosità e il supporto istituzionale con cui invece si riforniscono i cantieri per le nuove autostrade lombarde, a partire da Pedemontana, Vigevano-Malpensa, Dalmine-Treviglio e Cremona-Mantova: e chiaro che, in un quadro di crescente scarsità, non si sta puntando sulle soluzioni, ma sulla crescita del problema».