A Dalmine i rifiuti diminuiti quasi del 9 per cento e il Comune non aumenta la Tari

Cala la produzione di rifiuti sul territorio di Dalmine: nel 2022 è diminuita di oltre 919 mila chilogrammi, ovvero dell’8,6 per cento. Rispetto all'anno precedente, nei primi due mesi del 2023 si è registrato un ulteriore dato incoraggiante: la produzione del secco è inferiore del 12 per cento, considerando anche che nel 2022 era già diminuito del 20 per cento.

«Si tratta di un importante risultato - ha spiegato Sara Simoncelli, assessore ai Lavori pubblici, ambiente e manutenzione -, raggiunto in gran parte grazie alla sperimentazione avviata nel corso del 2022 relativa alla raccolta del rifiuto indifferenziato attraverso bidoni con microchip, che (una volta che il sistema sarà a regime) permetteranno di addebitare il costo della raccolta e dello smaltimento del rifiuto secco sulla base del numero di svuotamenti effettivi».

Il Documento unico di programmazione 2023-2025, in fase di approvazione, ha inoltre come obiettivo un miglioramento dei servizi offerti e un incremento della percentuale di raccolta differenziata. Nel 2021 era pari al 78,20 per cento, mentre l’obiettivo da raggiungere entro la fine del 2025 è dell'85 per cento. Inoltre, sarebbe previsto un nuovo regolamento di gestione dei rifiuti e della piattaforma ecologica comunale. Dal punto di vista economico, dopo questi buoni risultati si è quindi mantenuta invariata la tariffa Tari.

La questione di rifiuti e ambiente è seguita anche dai progetti comunali di educazione ambientale nelle scuole, che vede coinvolti undici istituti di Dalmine impegnati su dieci lavori differenti. Oltre alla formazione, il Comune ha consegnato in questi mesi alle scuole - da quelle dell’infanzia alle superiori - 675 nuovi contenitori per la raccolta differenziata e bidoni e cassonetti, per completare le isole ecologiche esterne agli edifici. Anche altre strutture comunali, tra le quali la Biblioteca, sono state destinatarie delle attrezzature.