A luglio record di morti per il caldo anche in città: sono stati 146 (35 in più della media)
Confermata la tendenza registrata in diversi paesi. Nel 2003, altro anno rovente, il picco di decessi fu in agosto
L’ondata di caldo ha fatto aumentare il numero di morti in Bergamasca. Lo abbiamo annunciato nel numero del 29 luglio. Lo confermiamo oggi, che possiamo consultare i numeri forniti dagli uffici del Comune di Bergamo. Nel luglio di quest’anno in città sono morte ben 146 persone. Un numero molto più alto della media.
La statistica dice che i morti a luglio tra il 2010 e il 2019 mediamente in città sono 111, ben trentacinque di meno. Se poi andiamo a vedere i morti del luglio 2020 e 2021 scopriamo che, nonostante il Covid, sono stati rispettivamente 113 e 111. Insomma i 146 decessi del luglio di quest’anno a Bergamo rappresentano un record. Il Comune ci ha fornito anche i dati del 2003, altro anno di caldo terribile, che andò avanti fino a settembre. Ebbene, in quel 2003 il picco dei morti si ebbe non a luglio (furono 101), ma ad agosto quando persero la vita ben 149 persone, record assoluto per quanto riguarda le estati.
Sì, luglio 2022 e agosto 2003 sono stati i mesi peggiori (a parte il terribile marzo 2020, quello del Covid, quando i morti in città furono circa 500). Ma questo 2022 si è posto come anno difficile, con tanti morti, anche in altri mesi. Di solito, il mese dell’anno con il più alto indice di mortalità è gennaio: il gelo è più nemico del caldo. In gennaio pesano anche le influenze e le malattie a carico dell’apparato respiratorio.
Quest’anno, a gennaio, abbiamo registrato in città 158 morti. Secondo la statistica, nel decennio tra il 2010 e il 2019, la media dei morti di gennaio fu di 138 A gennaio 2020 furono 127 e a gennaio 2021 solamente 99. Ma, tranne marzo, tutti i mesi di quest’anno hanno fatto registrare un numero di decessi superiore alla media. Una banale fluttuazione statistica? Uno strascico del Covid? (...)