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A Natale torna la ruota panoramica, ma cambia posto

Bergamo non spegne il Natale, ma si impegna per il risparmio energetico e ambientale

A Natale torna la ruota panoramica, ma cambia posto
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Quando si discute di luminarie per il Natale, si parla di ecologia e soprattutto di economia. La prima  domanda che viene spontanea è se quest’anno, a fronte del caro bollette non sia meglio risparmiare. Ogni amministrazione sta dando le proprie risposte a anche quella di Bergamo ha la sua.

Bergamo non rinuncia

Luca Nosari, consigliere di minoranza per Bergamo Ideale, ha chiesto se: «visto e considerato il gravoso contesto economico, l’amministrazione non è intenzionata a rinunciare, provvisoriamente per quest’anno, all’illuminazione natalizia o quanto meno ad applicare una pesante riduzione». Lontana da Nosari la posizione di Palazzo Frizzoni che non intende rinunciare alle luminarie, confermate, ma con un timer.

Le parole del sindaco spiegano: «Tutte le luci avranno la tecnologia a led. In più abbiamo scelto di rimuovere ben 2.085 gomitoli di luce, sostituendoli con delle sfere rosse che riflettono le luci vicine: si determina un risparmio di quasi 5Kw/h senza perdere l’effetto estetico dei tradizionali filari luminosi. Inoltre, il sistema di illuminazione sarà dotato di un apposito timer, che metterà in funzione le luci alle 17 per poi spegnerle automaticamente all’1 di notte. Lo scorso anno la spesa era di circa 10 mila euro per consentire un’accensione delle luminarie 24 ore su 24, 7 giorni su 7, dal 25 novembre al 10 gennaio. Calcolando, quindi, la riduzione di ben due terzi del tempo di funzionamento del sistema, a fronte di un prezzo dell’energia praticamente duplicato, si determina un potenziale risparmio sul costo della bolletta per le nostre luci».

Risparmio energetico e cura per l’ambientale 

Da questa dichiarazione si comprende come l’amministrazione abbia optato per provare a coniugare risparmio energetico con un occhio all’ambiente, coniugando entrambi gli aspetti e cercando di rispondere a entrambi i problemi. Soprattutto, risulta evidente la scelta chiara di Palazzo Frizzoni, che va nella direzione di salvare luminarie e decorazioni natalizie; fra queste, anche la famosa ruota panoramica, che, ha anticipato Nicola Viscardi, responsabile del Duc, potrebbe essere spostata verso il nuovo slargo creatosi vicino a Palazzo Uffici.

In generale, la scelta dell’amministrazione cerca di mostrarsi coerente con le politiche di risparmio ambientale messe in atto da tempo dalla città. Gori ha ricordato: «Già nel 2016, in collaborazione con A2A, è stata sostituita la stragrande maggioranza delle luci della città con la tecnologia a led: quasi 15mila punti luce per una riduzione di 1.600 tonnellate di CO2 e un risparmio di 7 quintali di rifiuti di apparecchiature elettriche. Inoltre la nostra rete di illuminazione registra una diminuzione del 50% del consumo di energia elettrica, pari ad un risparmio annuo di circa 900 tonnellate di petrolio e, per le casse comunali, di 350mila euro. Come Giunta abbiamo attivato la cosiddetta “Opzione Verde”: d’ora in poi l’elettricità di tutti gli spazi pubblici di competenza comunale proverrà da sole fonti rinnovabili».

Questione Carrara

Il consigliere Nosari ha incalzato, chiedendo se si «pensasse di spegnere l’illuminazione artistica della Carrara in attesa della programmata riapertura di gennaio». La risposta pilatesca di Gori: «I costi delle utenze spettano alla Fondazione che gestisce l’Accademia. La spesa più importante è per la climatizzazione delle sale, volta al mantenimento delle opere d’arte esposte. Non è più attivo, invece, il gioco di luci presente temporaneamente sulla facciata durante il Festival Storie ad Acquerello».

Foto di Francesca Quadri

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