A Osio Sotto è quasi pronta la strada ad anello per i camion in via Colombo
L’opera verrà conclusa entro la fine di novembre, grazie ai lavori finanziati al 50 per cento da un bando di Regione Lombardia
di Mattia Cortese
Il percorso iniziato tre anni fa, sedendosi a un tavolo con le aziende del territorio, ha portato i suoi risultati: entro la fine di novembre, se tutto andrà come previsto, verrà inaugurato l’anello viabilistico nella zona industriale, con l’apertura del nuovo tratto di via Colombo a Osio Sotto.
La via era stata interrotta nel 2006 dallo spostamento del cavalcavia sull’autostrada A4 verso Milano, per consentire la realizzazione della quarta corsia. Un vero problema per le imprese della zona e per il flusso viabilistico, dato che i camion e mezzi pesanti che entrano nelle aree dei vari capannoni hanno poi la necessità, nell’ultimo tratto di strada, di eseguire una serie di manovre difficoltose per fare inversione e ripetere tutto il tragitto fatto in precedenza per arrivare sul posto, dato che ormai quella strada è a fondo chiuso. Come se non bastasse, c’era da tenere in conto anche il via vai delle macchine dei dipendenti delle altre realtà.
In poche parole, non proprio una situazione idilliaca, tant’è che nel dicembre 2021 il Comune, con il vicesindaco e l’assessore alla Mobilità Fabio Paganini, aveva invitato appunto le aziende a un incontro, nel quale discutere sui possibili interventi viabilistici da mettere in atto per risolvere la questione.
Il percorso aveva poi portato alla presentazione del progetto dell’anello viabilistico a un bando di Regione Lombardia, che con un finanziamento di 475 mila euro concesso a gennaio di quest’anno aveva coperto il cinquanta per cento dei costi del cantiere, mentre l’altra metà è stata garantita dalle casse comunali.
Per poter realizzare il nuovo segmento di via Colombo, che avrebbe dovuto ricongiungere l’allora sua parte finale a fondo chiuso con via Caduti sul Lavoro e al cavalcavia dell’A4, il nuovo tratto sarebbe dovuto passare dai terreni di proprietà di due delle aziende interessate alla proposta, ovvero Arca e Map.
Entrambe hanno quindi deciso di cedere alla fine gratuitamente una porzione dei loro spazi, permettendo così di farvi passare il sedime stradale, costruito a ridosso del muro di contenimento del cavalcavia, interpellando prima Anas per il nulla osta alla realizzazione dell’opera nella fascia di rispetto (...)