In via Vittorio Emanuele

A Ponte San Pietro, con i lavori in centro, ogni volta bisogna fare un giro dell'oca

Cantiere per completare l'acquedotto. Facheris: «Ma non c'era l'alternativa?». Il sindaco Macoli: «Disagi, ma per un bene superiore»

A Ponte San Pietro, con i lavori in centro, ogni volta bisogna fare un giro dell'oca
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di Laura Ceresoli

Via Vittorio Emanuele II è una delle principali arterie stradali del centro storico. Con le tubazioni ormai datate e in un periodo in cui la problematica della siccità è ogni anno sempre più grave, la società Uniacque, che gestisce il ciclo idrico integrato nella provincia di Bergamo, ha previsto un investimento a Ponte San Pietro per conseguire l’efficientamento della rete e ridurre la dispersone dell’acqua nel sottosuolo.

Così, dopo la prima fase dei lavori che, tra aprile e maggio, ha interessato il tratto di via Vittorio Emanuele II a partire dall’incrocio con via Isolotto fino all’imbocco della rotatoria Caterina e Giuditta Cittadini, il 3 luglio è iniziata la seconda parte dell'intervento.

Fino all’8 settembre di preannuncia quindi un'estate di passione per gli automobilisti in transito. Sì, perché il cantiere ha reso necessaria la chiusura di via Vittorio Emanuele II, da Largo IV Novembre a via Isolotto, per completare il nuovo acquedotto. Contestualmente, su richiesta degli uffici comunali per ottimizzare tempi e scavi, la società Edigas provvederà anche al rifacimento delle tubazioni del gas metano.

La questione è finita anche sui banchi dell'ultimo Consiglio comunale. A portarla alla luce è stato il capogruppo di Tu per Ponte al futuro Michele Facheris che ha chiesto alla giunta di Matteo Macoli, tramite un’interrogazione, possibili soluzioni per contenere i disagi (...)

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